Dossier n. 225/2012 - Sorveglianza dell'antibioticoresistenza e uso di antibiotici sistemici in Emilia-Romagna. Rapporto 2010

Descrizione/Abstract:

STAMPA ESAURITA

 

Il sistema regionale di sorveglianza delle antibioticoresistenze, attivo in Emilia-Romagna dal 2003, ha mostrato una crescente diffusione delle resistenze agli antimicrobici in gran parte delle specie batteriche significative in patologia umana e, in particolare, tra i Gram negativi. Negli anni si è infatti osservato un incremento molto preoccupante delle infezioni causate dai microrganismi produttori di betalattamasi a spettro esteso (ESBL), sempre più comuni non solo tra i pazienti ad elevata complessità assistenziale ricoverati in ospedale (es. degenti in terapia intensiva) ma anche in altri ambiti ospedalieri e territoriali. Le infezioni invasive da questi microrganismi vengono, nella maggior parte dei casi, trattate con i carbapenemi (imipenem, meropenem ed ertapenem) il cui utilizzo è per questo motivo significativamente cresciuto nel tempo.

La situazione ha mostrato un ulteriore salto di qualità nel secondo semestre del 2010 per la diffusione di ceppi di K. pneumoniae produttori di carbapenemasi che, essendo resistenti a quasi tutti gli antibiotici disponibili, risultano molto difficili da gestire dal punto di vista terapeutico. Questa tendenza è osservabile anche in altre aree italiane come testimoniato dai dati del sistema di sorveglianza europeo (EARS-Net 2010). Pertanto, l’Agenzia sanitaria e sociale regionale (ASSR) dell’Emilia-Romagna ha prodotto un documento di indirizzo per la diagnosi, la sorveglianza e il controllo degli enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie (Gagliotti et al., 2011) al quale sono seguiti due approfondimenti con indicazioni dettagliate e specifiche per la gestione dei pazienti colonizzati o infetti da questi microrganismi nei reparti di riabilitazione (Gagliotti et al., 2012), nelle strutture socio-sanitarie e negli altri ambiti territoriali (Ragni et al., 2011). Le attività di sorveglianza potenziata per monitorare l’andamento dei casi, previsti nel documento regionale, includono un report sintetico mensile che viene prodotto da ciascuna azienda e inserito nel sito regionale SharePoint dei Comitati per le Infezioni Ospedaliere della regione Emilia-Romagna. I dati di questo nuovo sistema di sorveglianza sono disponibili a partire da giugno 2011 e vengono restituiti mensilmente alle aziende in forma di rapporto contenente i trend complessivi della regione e specifici per ciascun ospedale.

Oltre all’aumento della prevalenza di resistenze, si è osservato un significativo incremento della frequenza complessiva di infezioni invasive batteriche; i tassi di incidenza delle batteriemie sono infatti passati, nel periodo, 2005-2010, da 146 a 223 episodi per 100.000 abitanti/anno (+53%). Le infezioni causate da Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae hanno mostrato un più evidente incremento del tasso di batteriemia (+95% e +146% rispettivamente) in confronto a quelle determinate da altre specie batteriche, associato a un maggior aumento delle resistenze antibiotiche.

Tra gli altri microrganismi Gram negativi con un’elevata prevalenza di resistenze antibiotiche, devono essere menzionati Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter baumannii. Quest’ultimo è stato inoltre caratterizzato (nel 2009) da un drammatico incremento del tasso di batteriemia e di altre infezioni, causate da isolati resistenti ai carbapenemi. 

I trend delle resistenze e i tassi di infezione dei microrganismi Gram positivi come Staphylococcus aureus, Enterococcus faecalis, Enterococcus faecium e Streptococcus pneumoniae, risultano invece più stabili.
I consumi di antibiotici sistemici, valutati per mezzo delle banche dati regionali della farmaceutica, mostrano significativi aumenti fino al 2009; nel 2010 la tendenza in aumento si registra solo per i consumi ospedalieri (90,3 DDD/100 giornate di degenza) mentre si osserva una diminuzione dei consumi in ambito territoriale (18,9 DDD/1.000 abitanti-die). La riduzione dei consumi osservato nel 2010 riguarda soprattutto il gruppo di età compresa tra 7 e 19 anni (-16% rispetto al 2009) e, in maniera meno evidente, i bambini più piccoli e i giovani adulti mentre, nelle fasce di età ≥60 anni, il dato è sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Gli antibiotici più utilizzati in ambito ospedaliero e territoriale sono le penicilline associate a inibitori delle betalattamasi. In ospedale, i fluorochinoloni sono la seconda classe di antibiotici più utilizzati mentre i carbapenemi sono la classe di antibiotici che presenta il maggiore aumento dei consumi in termini relativi (96% contro 28% di incremento medio). I macrolidi risultano invece gli antibiotici più utilizzati dopo le penicilline associate ad inibitori delle betalattamasi in ambito territoriale.

Il quadro complessivo delle resistenze antimicrobiche in Emilia-Romagna, già in passato molto preoccupante per l’entità del problema e la sua tendenza in incremento, viene notevolmente aggravato dalla diffusione degli enterobatteri produttori di carbapenemasi. L’appropriatezza di uso degli antibiotici e le misure di controllo della trasmissione delle infezioni (includendo l’igiene delle mani) risultano quindi oggi, ancor più di prima, priorità in tutti i contesti assistenziali dell’Emilia-Romagna.

 

Data di pubblicazione:
01/05/2012
Lingua della pubblicazione:
Italiano
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