Dossier n. 239/2014 - Risorse umane in sanità per una previsione dei fabbisogni in Emilia-Romagna

Descrizione/Abstract:

Le trasformazioni intervenute nel contesto del sistema regionale dell’Università (Riforma Gelmini) e i mutamenti nella struttura dell’offerta e della domanda di servizi del Sistema sanitario regionale richiedono di ripensare le modalità di definizione del fabbisogno di professionisti sanitari da parte delle Regioni, mettendole il più possibile in relazione con i bisogni assistenziali e con l’effettiva capacità formativa - attuale e futura - delle Università.

In Emilia-Romagna, nel 2010 si sono gettate le basi teoriche ed empiriche necessarie per migliorare le capacità di previsione del fabbisogno futuro di specialisti medici superando lo scenario legato al solo turnover del SSR.

Al fine di offrire un supporto informativo permanente per la previsione dei fabbisogni occupazionali e formativi nel sistema integrato pubblico-privato si è scelto di implementare il modello via simulazione numerica avvalendosi della collaborazione del Dipartimento di ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione Guglielmo Marconi (DEI) dell’Università di Bologna e del Servizio Statistica e informazione geografica della Regione Emilia-Romagna.

Gli obiettivi dello studio del gruppo di lavoro emiliano-romagnolo erano:

  • creare previsioni a medio-lungo termine sul fabbisogno occupazionale degli specialisti medici in Emilia-Romagna;
  • creare previsioni a medio-lungo termine sul fabbisogno formativo di specialisti medici in base a diversi scenari sulla domanda regionale di alcune specialità;
  • mettere a punto un “indice di criticità” che relazioni l’offerta, la disponibilità e la domanda di specialisti medici al fine di orientare annualmente la negoziazione dei posti soprannumerari in Scuole di specializzazione (modello allocativo).

Il modello di simulazione adotta un orizzonte temporale al 2030 e concettualmente confronta proiezioni sull’offerta e sulla domanda di specialisti medici attesi nel sistema occupazionale regionale pubblico e privato. Il modello restituisce per ciascun anno della proiezione le brecce occupazionali (differenza fra domanda e offerta di specialisti previsti in occupazione) e le brecce formative (differenza fra domanda e offerta complessiva di specialisti, inclusi i neo-diplomati attesi). Note le brecce formative, il modello propone l’allocazione ottimale delle borse soprannumerarie finanziabili dalla Regione. Le allocazioni variano a seconda dello scenario di domanda prescelto. L’esercizio allocativo suggerisce che la strategia formativa più efficace al fine di prevedere squilibri fra offerta e domanda di specialisti in Emilia-Romagna sia la “ri-modulazione” della formazione specialistica in funzione della domanda futura di specialisti.

Il modello presentato è l’esito di un percorso virtuoso di ricerca e governance delle risorse professionali avviato in Agenzia sanitaria e Direzione generale Sanità e politiche sociali nel 2011 con l’istituzione di un gruppo di lavoro composto da distinti attori, fra cui: DGSPS, ASSR, rappresentanti degli Uffici formazione e personale delle Aziende sanitarie delle tre Aree vaste presenti in regione, AIOP e Università. Il Gruppo di lavoro “allargato” ha avuto un ruolo fondamentale di indirizzo strategico e metodologico in varie fasi dello studio. Seppure non privo di alcuni limiti metodologici associati prevalentemente alla parzialità dei dati raccolti, il modello presentato è l’esplicitazione quantitativa di come potrebbe cambiare il panorama occupazionale in Emilia-Romagna e uno strumento di discussione per valutare possibili politiche formative regionali. Il Gruppo di lavoro si augura che la pubblicazione di questa ricerca sia solo l’inizio del suo vaglio analitico e continuo miglioramento. 

  

Data di pubblicazione:
01/08/2014
Tipo di pubblicazione:
rapporti, linee guida, documenti tecnici
Lingua della pubblicazione:
Italiano
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