Ace-inibitori e sartani nell'ipertensione arteriosa

Pacchetto informativo sui farmaci n. 1/2011

12011.jpgL'ipertensione arteriosa è un fattore di rischio per l'insorgenza di eventi e patologie cardiovascolari. I pazienti ipertesi presentano quadri clinici molto variabili che vanno dall'ipertensione non complicata e di recente insorgenza a scenari clinici di varia complessità. Il diabete mellito, lo scompenso cardiaco, la malattia renale cronica, gli eventi cardio-cerebrovascolari (CV) quali infarto del miocardio e ictus sono condizioni cliniche che frequentemente si associano/complicano il quadro clinico del paziente iperteso nel corso del tempo. 

Sono pochi gli studi randomizzati (RCT) che hanno come obiettivo la riduzione delle complicanze CV nell'ipertensione non complicata; data la bassa frequenza di eventi in tale scenario clinico, gli studi richiederebbero numeri molto ampi di pazienti oltre a follow-up molto prolungati.

La maggior parte degli RCT sull'efficacia degli antipertensivi su esiti clinicamente rilevanti - quali la mortalità o la comparsa di eventi CV - sono stati effettuati su popolazioni con co-patologie e a elevato rischio CV.

La presenza di queste co-patologie e/o fattori di rischio quali pregresso infarto del miocardio o sindrome coronarica acuta, scompenso cardiaco, diabete mellito o nefropatia guida la scelta del tipo di antipertensivo da utilizzare. Le linee-guida concordemente raccomandano l'uso di farmaci che, in queste situazioni cliniche, si siano dimostrati efficaci non solo nel ridurre la pressione, ma anche gli eventi cardiovascolari maggiori o, nel caso della nefropatia, la progressione verso l'insufficienza renale.
Altra raccomandazione delle LG riguarda i target pressori da raggiungere (vedi tabella 1 nel testo completo del pacchetto informativo).

Nel caso del diabete o della malattia renale cronica i valori sono particolarmente ridotti; tali valori derivano dall'osservazione, in alcuni RCT sull'efficacia degli antipertensivi, che i pazienti che raggiungono tali target hanno esiti più favorevoli, pur non essendo stati randomizzati con questo specifico obiettivo.

Questo Pacchetto Informativo intende sintetizzare le raccomandazioni delle principali linee-guida sull'uso di ACE-inibitori (ACE-I) e sartani nei pazienti ipertesi focalizzando in modo particolare l'attenzione sull'ipertensione arteriosa non complicata. Saranno analizzate le prove di efficacia alla base delle raccomandazioni, con un approfondimento sulla disponibilità di prove per le singole molecole. L'analisi ha in particolare lo scopo di proporre una possibile risposta ai seguenti quesiti:

  1. ACE-I e sartani possono essere usati indifferentemente nella terapia dell'ipertensione?
  2. Sono sostenuti da prove di efficacia di eguale qualità e quantità? 
  3. Nell'ambito di ciascuna classe, ci sono differenze tra le molecole disponibili?

 

Autore/Autori: Formoso G, Magnano L, Capelli O, Maestri E, Magrini N, Marata AM.

Data: 1/4/2011

 

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ultima modifica 2016-06-06T18:22:00+01:00
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