Bando Giovani ricercatori “Alessandro Liberati” 2013
[scaduto]
Il Bando Giovani ricercatori “Alessandro Liberati” 2013 del Programma Regione-Università è nato per sostenere le attività di giovani ricercatori emiliano-romagnoli, finanziando progetti di ricerca:
- biomedica (traslazionale), finalizzati alla produzione di nuove conoscenze su tecnologie e interventi di potenziale rilevanza per il SSR, trasferibili alla pratica clinica, e il cui impatto sia misurabile;
- clinico-assistenziale, finalizzati al completamento delle conoscenze necessarie al trasferimento nella pratica dei servizi sanitari, nonché alla valutazione delle effettive potenzialità e dell’impatto di tecnologie e interventi in ambito sanitario.
Il Bando è giunto a conclusione il 31 ottobre, con l’approvazione della graduatoria da parte del Comitato di Indirizzo del Programma di ricerca Regione-Università il 18 novembre scorso. Il processo di valutazione, ad opera di 245 Reviewer affiliati a 29 paesi – di cui l’Italia rappresenta il 32% – ha permesso di formare la graduatoria con 133 progetti, giudicandone 31 non ammissibili a finanziamento.
Il budget messo a disposizione per questa seconda edizione del bando ha consentito di finanziare i progetti presentati da 13 “giovani ricercatori”.
Per saperne di più
- Il Bando 2013, workflow della ricerca: http://wf-emiliaromagna.cbim.it
La partecipazione al bando 2013
Per questa seconda edizione la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro: sono state presentate 170 proposte. Come nel 2012, quest’anno la ricerca biomedica continua a essere predominante rispetto a quella clinico-assistenziale e la partecipazione femminile è alta: due terzi dei progetti presentati (63%) vedono, infatti, una donna nei panni di Principal Investigator.
Tra le Aree tematiche previste dal bando, quella di Oncologia si riconferma in assoluto la preferita dai giovani ricercatori (35%), seguita – con un certo distacco – dalla Diagnostica avanzata (18%), Medicina rigenerativa e trapianti (13%), Neuroscienze (12%), Patologie virali e autoimmuni, Cardiovascolare (9%) e Riabilitazione (2%).
