Aggressioni agli operatori sanitari, i dati 2019-2023
Le aggressioni al personale sanitario sono in costante aumento e il tema della sicurezza e della violenza nei confronti di operatori del Servizio sanitario regionale (SSR) in Emilia-Romagna richiede particolare attenzione.
In questo contesto, il Settore Innovazione nei servizi sanitari e sociali pubblica il rapporto Episodi di aggressioni a danno di operatori dei servizi sanitari. Rapporto 2019-2023, in collaborazione con il Settore Prevenzione collettiva e sanità pubblica.
Il report si rivolge a tutti i professionisti del SSR e fornisce uno strumento per monitorare e valutare il fenomeno delle violenze, potenzialmente utile per stimolare interventi di miglioramento e di prevenzione a livello aziendale e regionale.
Cosa emerge
Il fenomeno è stato monitorato analizzando i dati aggiornati al 2023, raccolti dall’Onseps (Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie).
Lo scorso anno le aggressioni in Regione sono state 2.401 e hanno coinvolto 2.732 operatori, 2.112 si sono verificate nelle strutture pubbliche, di cui 1.997 in ospedale.
Nel corso degli ultimi anni, in particolare nell’ultimo biennio analizzato, è confermata la crescita degli episodi di violenza, soprattutto le aggressioni verbali (+44,7% dal 2022 al 2023) e contro la proprietà (+86,9% dal 2022 al 2023), mentre rimangono pressoché stabili quelle fisiche (+2,6% dal 2022 al 2023).
Il volume di casi è sfavorevole per le femmine (1.777 casi pari al 65%), ma la proporzione del fenomeno sul totale dei dipendenti è maggiore nei maschi (3,4% vs 3,1%). Il personale infermieristico è più frequentemente coinvolto (59,7%) a seguire i medici (11,2%) e gli operatori socio-sanitari (10,3%).
L’aumento delle segnalazioni di aggressioni è verosimilmente da imputare a una più mirata e diffusa sensibilizzazione del personale, mediante le numerose attività di formazione messe in campo dalla Regione e dalle Aziende sanitarie. Allo stesso tempo, negli anni, è migliorato il sistema di rilevazione degli eventi diventando più robusto e completo.
I luoghi più colpiti sono quello ospedaliero nelle Aree di degenza (27,2%) e nei Pronto Soccorso (26,1%) mentre, in ambito territoriale sono maggiormente coinvolti i servizi psichiatrici (6,3%).
L’analisi aziendale consente di evidenziare la forte eterogeneità e la variabilità del fenomeno nei diversi territori e va valutata con riferimento al contesto organizzativo, tuttavia, i dati presentati possono costituire un contributo per stimolare la discussione.