Antibioticoresistenza, nuovo rapporto regionale
Il nuovo rapporto regionale sulla sorveglianza dell’antibioticoresistenza e uso di antibiotici sistemici in Emilia-Romagna presenta i risultati forniti dai laboratori (Sistema LAB), dai flussi dell’assistenza farmaceutica (AFO, ospedaliera e AFT, territoriale) e dai flussi dei farmaci a erogazione diretta (FED).
Cosa emerge
I dati relativi al 2023 mostrano un ulteriore incremento del numero di colture batteriche inviate ai laboratori rispetto al 2022, dopo la riduzione registrata nel periodo 2020-2021 in corso di pandemia da Covid-19. Si osserva, inoltre, un incremento dell’incidenza di batteriemie per molte specie ma non per tutte. Per esempio, le batteriemie da Staphylococcus aureus (SA) risultano in riduzione nel 2023 rispetto all’anno precedente.
Le resistenze agli antibiotici presentano un incremento rispetto al 2022 per alcuni microrganismi monitorati, dopo la riduzione nei tre anni precedenti. Per Escherichia coli isolato da emocoltura, si osserva nel 2023 un incremento della percentuale di resistenza a cefalosporine di terza generazione (23.3%) rispetto al 2022 (21.8%), pur rimanendo al di sotto dei livelli del 2019 (28,5%). La resistenza di Klebsiella pneumoniae (KP) a piperacillina-tazobactam (39,4% nel 2023) torna ai livelli del 2016, dopo il calo osservato negli ultimi anni. Si conferma anche la tendenza in incremento della percentuale di resistenza di Enterococcus faecium a vancomicina.
Tra gli elementi positivi, si segnala la percentuale di SA resistente a meticillina, isolato da emocoltura, che mostra una progressiva riduzione, raggiungendo nel 2023 un valore pari a 21.9% (era 32.3% nel 2016). Allo stesso modo, la percentuale di resistenza di KP ai carbapenemi si mantiene a livelli contenuti rispetto al passato (7% nel 2023; era 23,5% nel 2016). Si è inoltre osservata una progressiva riduzione del numero di episodi di infezioni causate da Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi.
Nel 2023 il consumo di antibiotici in ospedale ha mostrato un incremento rispetto all’anno precedente (+4%), avvicinandosi al picco osservato nel 2020. Le prescrizioni in ambito territoriale continuano ad aumentare nel 2023 dopo il rialzo osservato nel 2022, tornando a livelli simili a quelli pre-pandemici.
In sintesi
I risultati forniti nel rapporto mostrano luci e ombre. Da una parte, si registra un buon controllo della diffusione di fenotipi di resistenza ad alto rischio quali SA resistente a meticillina e KP resistente ai carbapenemasi. D’altra parte, si osserva una maggior diffusione di altri fenotipi di resistenza e un incremento dell’uso di antibiotici. I dati del 2023 riportano al periodo pre-pandemico ma evidenziano alcuni progressi già visibili prima del 2019, che continuano a manifestarsi oggi.
I risultati sottolineano ancora una volta l’importanza di perseverare con le attività di sorveglianza e prevenzione delle infezioni e di promozione dell’uso prudente degli antibiotici e di monitoraggio delle resistenze a questi farmaci. A tal proposito, è importante segnalare l’istituzione del gruppo di lavoro multiprofessionale che, nell’ambito del Piano regionale di contrasto alla antibioticoresistenza (PrCAR), ha predisposto strumenti (schede) per la gestione delle infezioni più frequenti in ambito territoriale: