Antibioticoresistenza, nuovo rapporto regionale
Il nuovo rapporto regionale sulla sorveglianza dell’antibioticoresistenza e uso di antibiotici sistemici in Emilia-Romagna presenta i risultati forniti dai laboratori (Sistema LAB), dai flussi dell’assistenza farmaceutica (AFO, ospedaliera e AFT, territoriale) e dai flussi dei farmaci a erogazione diretta (FED).
Cosa emerge
I dati relativi al 2024 mostrano un progressivo incremento del numero di colture batteriche inviate ai laboratori dopo la riduzione registrata nel periodo 2020-2021 in corso di pandemia da Covid-19. Si osserva, inoltre, un incremento dell’incidenza di batteriemie per diverse specie microbiche.
Le resistenze agli antibiotici presentano un incremento rispetto al 2023 per alcuni microrganismi, come per esempio Escherichia coli, pur rimanendo al di sotto dei livelli pre-pandemici. Per altri microrganismi si osserva invece una riduzione delle resistenze (per es. Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi, Pseudomonas aeruginosa resistente ai carbapenemi, Staphylococcus aureus resistente alla meticilllina).
Prosegue la tendenza in incremento della percentuale di resistenza di Enterococcus faecium a vancomicina.
La resistenza di Klebsiella pneumoniae ai carbapenemi (7,4% nel 2025) si conferma ai livelli degli anni precedenti. Questo dato positivo si associa, però, a un aumento della quota di resistenze causate dalla produzione di metallo beta-lattamasi, in particolare NDM, che conferiscono resistenza nei confronti della maggior parte dei nuovi antibiotici sviluppati negli ultimi anni per il trattamento degli enterobatteri produttori di carbapenemasi (ceftazidime/avibactam, meropenem/vaborbactam, imipenem/relebactam).
Tra gli elementi positivi, oltre al contenimento della diffusione di importanti profili di resistenza, si segnala un arresto dell’incremento dei consumi territoriali di antibiotici che nel 2024 risultano sovrapponibili a quelli del 2023.
Si osserva, inoltre, in tutte le aziende sanitarie della Regione, un incoraggiante aumento della percentuale di antibiotici appartenenti al gruppo Access (definito sulla base della classificazione AWaRe predisposta dall’Organizzazione mondiale della sanità).
Quelli osservati potrebbero essere i primi risultati delle azioni di miglioramento coordinate dal Gruppo di lavoro multiprofessionale che, nell’ambito del Piano regionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (PrCAR) della Emilia-Romagna, ha predisposto schede sintetiche per la gestione delle infezioni più frequenti in ambito territoriale.
Le schede e i materiali integrativi sono fruibili anche tramite l'App Firstline dedicata.
In sintesi
I risultati forniti nel rapporto mostrano un buon controllo della diffusione di molti fenotipi di resistenza ad alto rischio a cui si associa però una maggior diffusione di altri fenotipi e un incremento della quota di carbapenemasi appartenenti al gruppo delle metallo-beta-lattamasi (in particolare NDM) che danno maggiori problemi in fase di trattamento antibiotico.
I dati dei consumi di antibiotici in ambito territoriale mostrano iniziali segnali di arresto dei trend incrementali osservati dopo la pandemia da COVID-19 e importanti miglioramenti in termini di tipologia di molecole prescritte.