Ace-inibitori e sartani nella malattia renale cronica
Nei pazienti con malattia renale cronica (MRC) e proteinuria il rischio di una progressione del quadro clinico fino agli stadi più avanzati dell'insufficienza renale è molto elevato; tale rischio è ulteriormente aumentato in presenza di diabete.
La stima della velocità di filtrazione glomerulare (VFG) e la determinazione della proteinuria/albuminuria sono i parametri che consentono la diagnosi e il monitoraggio dell'evoluzione di tale patologia.
La MRC viene classificata in base alla gravità in 5 stadi: iniziale, lieve, moderata, grave, terminale.
La proteinuria rappresenta un parametro di fondamentale importanza nei pazienti nefropatici in quanto correla col rischio di progressione della MRC e con la mortalità per cause cardiovascolari (CV). Secondo alcune LG (NICE e SIGN) il monitoraggio della proteinuria è consigliabile anche negli ipertesi, in caso di malattia CV, malattie immunologiche sistemiche e di famigliarità per nefropatie.
L'indicatore più utilizzato, per sensibilità e praticità, per valutare la proteinuria è il dosaggio dell'albuminuria su un campione di urine fresche del mattino, espresso come rapporto fra albuminuria e creatininuria (ACR). In alternativa si può utilizzare il rapporto fra proteinuria e creatininuria (PCR) - vedi tabella 1nel testo completo del pacchetto informativo. Nei diabetici è considerato patologico il valore di ACR che definisce la microalbuminuria (> 2,5 mg/mmol nell'uomo e > 3,5 mg/mmol nella donna), mentre nei non diabetici è considerato patologico un ACR > 30 mg/mmol. Una stima del valore sulle 24 ore (albuminuria o proteinuria giornaliera) si può ottenere moltiplicando per un fattore 10: quindi ACR>30mg/mmol diventa 300 mg/die di albuminuria o 500 mg/die di proteinuria.
Questo Pacchetto informativo intende sintetizzare le raccomandazioni delle principali linee guida sull'uso di ACE-Inibitori (ACE-I) e sartani nei pazienti con MRC e le prove di efficacia alla base delle raccomandazioni, con un approfondimento sulle prove per le singole molecole.
In particolare si propone una risposta ai seguenti quesiti:
- ACE-I e sartani possono essere usati indifferentemente nei pazienti diabetici e non diabetici con MRC?
- Sono sostenuti da prove di efficacia di eguale qualità e quantità?
- Nell'ambito di ciascuna classe, ci sono differenze tra le molecole disponibili?
Autore/Autori: Magnano L, Capelli O, Riccomi S, Formoso G, Maestri E, Magrini N, Marata AM.
Data: 25/4/2011
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