Efficacia dei farmaci antipertensivi: le nuove evidenze dai grandi studi

Pacchetto informativo sui farmaci n. 5 - 2003

52003.jpgLa prevenzione di eventi cardiovascolari dipende, oltre che dall'abbassamento pressorio e dal controllo della ipercolesterolemia, anche da meccanismi biochimici specifici per ciascuna classe di antipertensivi.

Nei confronti contro placebo, le prove di efficacia disponibili hanno finora dimostrato che, a parità di abbassamento pressorio (Lancet 2000;356:1955-64):  

  • i tiazidici e i beta-bloccanti riducono mortalità totale, ictus, scompenso e malattia coronarica; 
  • gli ACE-inibitori riducono mortalità totale, ictus e malattia coronarica; 
  • i calcio antagonisti riducono ictus e - come indicatori combinati - eventi cardiovascolari e mortalità cardiovascolare; non riducono invece malattia coronarica, scompenso e mortalità totale.

Nel pacchetto informativo n° 1 erano state presentate due recenti metanalisi di studi controllati randomizzati (Lancet 2000;356:1949-54 e 1955-64) che confrontavano direttamente queste classi di farmaci ed evidenziavano una sostanziale equivalenza di efficacia clinica tra diuretici e/o beta-bloccanti e ACE-inibitori nella terapia antipertensiva di prima linea; l'uso di calcio antagonisti risultava invece associato a una maggiore incidenza di scompenso cardiaco, infarto e malattia coronarica e a una minore incidenza di ictus.

 

Autore/Autori: CeVEAS

Data: 1/3/2003

 

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Download the English version "Efficacy of antihypertensive drugs: new evidence from large studies" (pdf1.05 MB)

Scarica il Pacchetto informativo sui farmaci n. 1 - 2001 "Efficacia clinica degli antipertensivi: classi di farmaci a confronto"

 

 

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ultima modifica 2016-06-06T19:16:00+02:00
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