OMEGA-3. Quale ruolo in terapia
Gli omega-3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali contenuti in alcuni alimenti e rappresentati dall'acido alfa-linolenico (ALA), dall'acido eicosapentaenoico (EPA) e dall'acido docosaesaenoico (DHA).
L'attenzione per gli omega-3 è cresciuta nel tempo, grazie ad osservazioni che hanno correlato la bassa mortalità degli eschimesi per coronaropatie a una alimentazione ricca di acidi grassi omega-3 provenienti dal pesce. Successivi studi osservazionali hanno confermato una minore mortalità per eventi cardiovascolari nei paesi a più alto consumo di prodotti ittici, come il Giappone. Ciò potrebbe essere legato alla minore assunzione di grassi saturi e ad un migliore bilanciamento fra i grassi polinsaturi.
I meccanismi protettivi cardiovascolari degli omega-3 non sono definiti: si ipotizzano effetti antiaritmici, antitrombotici, antiaterosclerotici, di miglioramento della funzione endoteliale e di riduzione della pressione arteriosa. Viene inoltre considerato con interesse il coinvolgimento degli omega-3 (in particolare l'acido eicosapentaenoico) nella sintesi di citochine con attività antiflogistica.
Negli ultimi tempi sono stati commercializzati numerosi integratori alimentari ricchi in omega-3 e prodotte specialità farmaceutiche a base di omega-3. Non è noto se cambiare il rapporto fra grassi saturi e insaturi attraverso una modifica della dieta e assumere integratori omega-3 senza modificare le abitudini alimentari abbiano lo stesso significato.
Questo pacchetto informativo presenta i risultati dei principali studi che hanno valutato l'efficacia, su esiti clinicamente rilevanti, di un trattamento quotidiano con farmaci a base di omega-3.
Autore/Autori: CeVEAS
Data: 1/11/2005
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