Prevenzione secondaria della cardiopatia ischemica. Focus su stili di vita, statine e inibitori del sistema renina-angiotensina
Circa l'80% degli eventi cardiovascolari acuti maggiori è di pertinenza coronarica, sotto forma di infarto miocardico acuto (IMA) o sindrome coronarica acuta (SCA).
La moderna cardiologia interventistica offre spesso la possibilità di intervenire prima che l'evento ischemico acuto provochi perdite di tessuto miocardico riducendo così i rischi di deficit funzionali cardiaci.
Tuttavia l'applicazione di uno stent coronarico o la dilatazione di una placca stenosante non garantiscono la "guarigione" della malattia aterosclerotica all'origine del problema: i pazienti sottoposti a procedure invasive coronariche hanno comunque un rischio di recidiva superiore al 20%, sul quale è possibile intervenire agendo sui fattori di rischio modificabili (prevenzione secondaria).
L'utilizzo cronico di farmaci di provata efficacia e le azioni tese a modificare gli stili di vita si sono dimostrate strategie efficaci per la prevenzione di nuovi eventi coronarici.
Questo Pacchetto informativo intende approfondire:
- i trattamenti farmacologici di provata efficacia per la prevenzione secondaria delle recidive di eventi coronarici;
- gli interventi utili di correzione degli stili di vita;
- le evidenze disponibili sulla efficacia delle statine e degli inibitori del sistema renina-angiotensina (ACE-inibitori e sartani) nella prevenzione secondaria della malattia cardiovascolare.
Autore/Autori: CeVEAS