Dossier n. 108/2005 - Contrastare gli effetti negativi sulla salute di disuguaglianze sociali, economiche o culturali. Premio Alessandro Martignani - III edizione. Catalogo

Descrizione/Abstract:

Alessandro Martignani è stato un importante dirigente della Regione Emilia-Romagna, morto nel giugno del 2000 a 56 anni.

Ha contribuito in modo determinante alla costruzione dei servizi pubblici di prevenzione, soprattutto nei luoghi di lavoro, in questa regione. Sia nella fase di ideazione, negli anni ´70 che hanno preceduto la Riforma sanitaria, dentro il movimento politico e culturale che cresceva intorno al "modello operaio" di lotte per la salute. Sia nel periodo in cui era necessaria un´opera di rafforzamento strutturale e funzionale, durante gli anni ´80. L´esperienza in Emilia-Romagna ha contribuito in modo determinante, peraltro, nell´affermarsi in quel periodo a livello nazionale di un modello nuovo di servizi pubblici.

Negli anni ´90 è stato anche direttore generale di aziende sanitarie, in particolare a Ravenna, dove ha affrontato la missione di riorganizzare i servizi sanitari senza perdere la visione complessiva dell´assistenza e la necessità di rispondere agli effettivi bisogni di salute delle popolazioni.

Alcuni amici e collaboratori di Martignani hanno ritenuto importante non solo ricordarlo, ma usare la memoria del suo operare per creare opportunità di crescita culturale e per valorizzare idee e progetti innovativi nel campo della salute e hanno costituito un Comitato promotore del "Premio Alessandro Martignani".

L´Associazione italiana di epidemiologia (AIE) ha deciso di aderire alla proposta e di assumere anche la responsabilità giuridica dell´iniziativa.  Altre organizzazioni, tra cui la Società nazionale degli operatori della prevenzione (SNOP) e l´Associazione Ambiente-Lavoro, hanno manifestato il proprio sostegno.

L´Assessorato regionale alla sanità (ora alle politiche per la salute) dell´Emilia-Romagna, l´Agenzia sanitaria regionale e l´Azienda USL di Ravenna hanno sempre attivamente sostenuto l´iniziativa

La prima edizione del Premio, nel 2001, è stata dedicata al contributo della pubblica amministrazione e delle parti sociali alle nuove strategie per la salute e la sicurezza nel lavoro.

Oltre a una tesi di laurea sugli infortuni nei minori a Modena, il riconoscimento è andato ai Servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro delle Aziende USL di Bologna e di Firenze, impegnati nel proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori nei cantieri della tratta appenninica del treno ad alta velocità.

La seconda edizione del Premio, che si è tenuta nell’ottobre del 2003 in occasione della Riunione annuale dell’Associazione italiana di epidemiologia a Bologna, è stata dedicata alle “relazioni sanitarie”. Si è voluto in tal modo valorizzare il ruolo della comunicazione per la salute, soprattutto quando questa serve a facilitare il confronto tra i soggetti interessati, la selezione delle priorità e l’adozione delle azioni conseguenti. La “relazione sanitaria”, infatti, è stata considerata come un fondamentale strumento di comunicazione tra tecnici, amministratori e cittadini sui temi della salute di una comunità e sull’uso dei servizi sanitari.

In competizione c’erano il Ministero della salute, molte Regioni, Province, Comuni e Aziende sanitarie con 39 prodotti. Il premio è andato al Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda USL di Piacenza per il suo Profilo dello stato di salute che ha rappresentato un efficace contributo, si legge nella motivazione, ai processi di selezione delle priorità e di costruzione partecipata dei Piani per la salute. Con questo premio la Giuria ha voluto premiare anche gli analoghi sforzi compiuti da tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per lo sviluppo dei Piani per la salute. È stata premiata anche La salute in Piemonte 2000, relazione prodotta dall’Agenzia regionale per i servizi sanitari del Piemonte.

Questa terza edizione del Premio Martignani è finalizzata alla valorizzazione degli impegni a contrasto degli effetti negativi sulla salute di disuguaglianze sociali, economiche o culturali. È un ambito vasto che può includere iniziative assai diverse: da quelle per la prevenzione dei rischi al miglioramento dell’accesso ai servizi, dal rafforzamento delle capacità individuali a effettuare scelte consapevoli per la salute ad azioni mirate all’assistenza di gruppi specifici di persone, e altre ancora.

Sono state considerate iniziative realizzate in Italia, tra l’inizio del 2002 e la fine del 2004, da soggetti pubblici e privati. In particolare si richiedeva che avessero affrontato tutti i seguenti aspetti di un problema di disuguaglianza nei confronti della salute:

  • come si colmano le lacune conoscitive sulle disuguaglianze a livello locale;
  • come si riesce a introdurre nell´agenda della politica locale il tema;
  • quali effetti significativi sono stati realizzati attraverso interventi ad hoc.

Le schede che descrivono le 38 iniziative proposte per il Premio sono state raccolte in questo Catalogo. Esse contengono le seguenti informazioni:

a. titolo dell’iniziativa
b. istituzione/i od organizzazione/i responsabile/i dell’iniziativa
c. autore/i o referente/i e indirizzo
d. periodo di tempo a cui si fa riferimento
e. contesto in cui si è svolta l’attività
f. obiettivi che si intendevano raggiungere
g. come sono state analizzate e documentate le disuguaglianze
h. come è stato promosso il tema nell’agenda politica locale
i. come sono stati coinvolti atri soggetti interessati (istituzioni, associazioni, servizi, singole persone)
j. azioni specifiche realizzate
k. principali risultati ottenuti attraverso le azioni realizzate

La Giuria che ha valutato le candidature era composta da Gianfranco Bertazzini, Marco Biocca, Antonio Caiazzo, Silvia Candela, Bianca Maria Carlozzo, Giuseppe Costa, Gavino Maciocco, Benedetta Riboldi, Federica Sarti, Angelo Stefanini e Paolo Tori.

Per il Premio, che verrà assegnato durante una giornata di studio a Bagnacavallo (Ravenna) il 17 giugno 2005, sono state selezionate le seguenti esperienze:

  • Azienda USL di Reggio Emilia e Comune di Reggio Emilia
    Il luogo delle origini: nascere nella migrazione tra genitori, operatori e servizi
  • Azienda USL di Ferrara e Comune di Ferrara
    Una casa per Pollicino
  • Azienda USL di Bologna, Comune di Bologna, Università di Bologna, AMISS, SOKOS - Bologna
    Sperimentazione interregionale per combattere le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari
  • Cooperativa sociale Educare Insieme - Faenza
    Umanamente
  • Associazione Senza Confini - Ancona
    Accoglienza degli immigrati regolari e irregolari nella città di Ancona
  • Azienda USL di Cesena e Associazione SALEM - Cesena
    Progetto SALEM

 

Data di pubblicazione:
30/05/2005
Tipo di pubblicazione:
rapporti, linee guida, documenti tecnici
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ultima modifica 2019-01-16T18:44:33+02:00
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