Dossier n. 111/2005 - Le disuguaglianze in ambito sanitario. Quadro normativo ed esperienze europee

Descrizione/Abstract:

 

STAMPA ESAURITA

 

Questo Dossier riguarda l’indagine condotto dall’Unità operativa dell’Azienda USL di Rimini come partner del progetto di Ricerca finalizzata “Le diseguaglianze: i meccanismi di generazione e l’identificazione di interventi possibili” (ex artt. 12 e 12 bis, DLgs 502/1992 e successive modificazioni).[1]

Il progetto in cui si inseriscono i risultati dello studio presentato in questo volume ha come obiettivo generale quello di identificare i meccanismi che sono alla base dei processi di diseguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari, in particolare considerando quel complesso intreccio di variabili - non solo cliniche, epidemiologiche ed economiche, ma socio-culturali e psico-sociali - che generano condizioni di non equità. Tale identificazione è peraltro finalizzata a:

  • predisporre azioni di governo a livello regionale e locale, che implementino una cultura orientata al principio della “cittadinanza delle differenze”, che promuovano processi partecipativi alle scelte di politica sanitaria per garantire equità e ridurre i rischi di razionamento implicito (LEA);
  • portare a sistema le scelte organizzative atte a contrastare forme di discriminazione.

Il presente Dossier rappresenta una sintesi delle politiche a livello europeo sul tema delle disuguaglianze.

 L’analisi compiuta consente di evidenziare gli indirizzi assunti evocando indirettamente le “capacità” ovvero le vulnerabilità sociali che con tali scelte si sono intese “eguagliare”. In particolare la ricerca si colloca in un panorama europeo comprendendo le nazioni aderenti (UE 15), e analizza:

  • strumenti legislativi antidiscriminatori generici;
  • strumenti legislativi antidiscriminatori specificatamente relativi al comparto socio-sanitario;
  • enti deputati a tutelare l’uguaglianza fra persone;
  • sperimentazioni e progetti attivati nel comparto socio-sanitario tesi a garantire equo accesso alle informazioni, alle strutture sanitarie e/o ai servizi sociali.

Il lavoro di ricerca offre pertanto diversi informazioni sulle attenzioni che la Comunità europea ha posto in questi anni attraverso l’assunzione di specifici programmi di intervento e l’emanazione di diverse raccomandazioni, a cui hanno fatto seguito precisi impegni assunti dai diversi Stati membri.

 Interessanti sono inoltre le forme che sono state sperimentate a garanzia di comportamenti tesi all’equità, sia introducendo figure deputate a compiere funzioni di mediazione tra cittadini vulnerabili e istituzioni/organizzazioni, sia attivando strutture deputate.

 Infine, la raccolta di progetti di intervento su specifiche fasce di popolazione mette in luce non solo la varietà di esperienze maturate in questi anni ma anche come a vulnerabilità diverse la “buona pratica” va a rendere eguali capacità specifiche quali la mobilità, il sapere utilizzare i servizi, fino a promuovere la consapevolezza dei propri diritti.

 Nel volume si possono reperire i siti web dove avere maggiori informazioni e documentazione delle realtà analizzate e dei progetti segnalati.

Questo Dossier può quindi costituire un valido strumento di lavoro per promuovere anche nel contesto regionale dell’Emilia-Romagna esperienze innovative e occasioni di confronto con quanto si sta producendo a livello europeo.

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[1] Al Progetto hanno partecipato come Unità operative:
Azienda USL di Ferarra - responsabile scientifico: Maria Caterina Sateriale 
Azienda USL Bologna (ex Città di Bologna) - resp. scientifico: Eno Quargnolo (ex Bologna Nord) - resp. scientifico: Maria Cristina Cocchi
Azienda USL di Rimini - resp. scientifico: Angelo Fioritti
Azienda USL di Cesena, Dipartimento sanità pubblica - resp. scientifico: Mauro Palazzi
Azienda USL di Reggio Emilia, Dipartimento sanità pubblica - resp. scientifico: Silvia Candela
Università di Parma, Dipartimento di psicologia - resp. scientifico: Laura Fruggeri
Università di Trento, Dipartimento di sociologia - resp. scientifico: Silvia Ghepardi
Azienda USL di Ravenna, Direzione sanitaria - resp. scientifico: Eugenio Di Ruscio
Agenzia sanitaria regionale dell’Emilia-Romagna - resp. scientifico: Maria Augusta Nicoli
e ha collaborato l’Azienda USL di Forlì.

 


Data di pubblicazione:
31/08/2005
Tipo di pubblicazione:
rapporti, linee guida, documenti tecnici
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ultima modifica 2013-02-15T17:38:00+02:00
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