Dossier n. 112/2005 - La tubercolosi in Emilia-Romagna. 2003

Descrizione/Abstract:

Per realizzare un programma efficace di controllo della tubercolosi (TBC) è necessario disporre di dati relativi allo specifico contesto regionale utilizzabili per il monitoraggio dell’impatto del programma sul quadro epidemiologico della malattia.

Nel 2002-2003 l’Agenzia sanitaria regionale e la Direzione generale Sanità e Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna hanno costruito un archivio regionale integrato sulla tubercolosi e pubblicato il primo rapporto sull’epidemiologia della TBC nell’arco del decennio 1993-2002.

Gli aspetti salienti del quadro epidemiologico della TBC in regione che emergono dall’analisi dei dati sono:

  • l’incidenza di TBC si mantiene costante, ormai da un decennio, intorno a 12 casi/100.000 abitanti. L’incidenza di nuovi casi contagiosi (esame diretto positivo dell’espettorato) è costantemente al di sopra dei 2,5 casi per 100.000 abitanti;
  • l’incidenza di TBC nelle persone con più di 65 anni di età è diminuita dal 1996 al 2003 del 31,5% mentre l’incidenza di TBC tra i 15 e i 44 anni è aumentata del 57,2%;
  • nel 2003 il 45% dei casi ha interessato persone nate all’estero e il 40% di questi si è ammalato nei primi 5 anni di permanenza in Italia;
  • nel 2002 è stato documentato un esito favorevole del trattamento antitubercolare nel 73% dei casi di TBC polmonare; tale proporzione è inferiore allo standard raccomandato (85%) e ciò è in parte da attribuibile alla elevata mortalità (13,5%) determinata dalle caratteristiche demografiche della popolazione (alta proporzione di soggetti anziani, 37% sul totale dei casi notificati);
  • tra il 2000 e il 2002 si è ridotta la proporzione di casi di TBC che hanno abbandonato il trattamento (da 12% a 5%);
  • la probabilità di decesso in corso di trattamento antitubercolare è più elevata nelle persone anziane e/o con comorbidità importanti (27,6%);
  • la probabilità di interrompere il trattamento antitubercolare è più elevata nei maschi immigrati da poco in Italia e si riduce significativamente tra il 2000 e il 2002;
  • la resistenza ai farmaci antitubercolari è fortunatamente un fenomeno ancora poco diffuso in Emilia-Romagna e il rischio di avere una qualsiasi resistenza risulta nel 2003 pari al 9,7% (intervallo di confidenza al 95% 6,6-13,6%);
  • nel 2003 la probabilità di sviluppare una TBC mono- o multi-resistente nelle persone che sono state trattate in precedenza è del 21,7% (IC 95% 7,5-43,7%; OR 4,3 rispetto ai soggetti mai trattati in precedenza);
  • nel corso del 2003 il 50% dei soggetti con tubercolosi polmonare sintomatica inizia il trattamento antitubercolare dopo 65 giorni dall’inizio dei sintomi;
  • nel 2003 tra i soggetti immigrati di recente (≤3 anni di residenza in Italia) con tubercolosi polmonare sintomatica, un’elevata proporzione (39,5%) impiega più di un mese dopo l’insorgenza dei sintomi prima di rivolgersi a un medico (OR 2,1 rispetto ai nati in Italia);
  • nel 2003 circa i due terzi (62,7%) dei soggetti italiani con tubercolosi polmonare sintomatica iniziano il trattamento antitubercolare dopo 36 giorni dall’avere contattato il medico per i sintomi (OR 2,3 rispetto ai cittadini nati all’estero).

 

Data di pubblicazione:
29/09/2005
Tipo di pubblicazione:
rapporti, linee guida, documenti tecnici
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ultima modifica 2019-01-16T17:28:38+01:00
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