Dossier n. 113/2005 - Educazione continua in medicina in Emilia-Romagna. Rapporto 2004
- Descrizione/Abstract:
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Il 2004 è stato il terzo anno di vita del sistema di Educazione continua in medicina (ECM) che è ormai capillarmente diffuso in tutto il paese. Il Rapporto ECM 2004 descrive in particolare ciò che è avvenuto in Emilia-Romagna. Tiene conto anche del contesto nazionale e delle prospettive di sviluppo alla luce della recente LR 29/2004 sul Sistema sanitario regionale. Questa legge introduce infatti mutamenti significativi nei processi di formazione continua degli operatori sanitari, valorizzando la funzione formativa delle organizzazioni, il ruolo del Collegio di direzione e le relazioni con l’Università.
I dati per la realizzazione del Rapporto provengono dal Ministero della salute (http://ecm.sanita.it/), dall’Agenzia italiana del farmaco (http://www.agenziafarmaco.it), dalla Regione Emilia-Romagna e dalle Aziende sanitarie della regione. Le analisi sono frutto di riflessioni e consultazioni che hanno coinvolto la Commissione regionale per la formazione continua in medicina e per la salute, gli Uffici formazione delle Aziende sanitarie e la Consulta regionale per la formazione in sanità dell’Emilia-Romagna.
Il volume si articola in tre parti:
- una prima che prende in esame in termini generali diverse dimensioni della valutazione dell’ECM;
- una seconda con contributi e riflessioni provenienti dagli Uffici formazione delle Aziende sanitarie;
- e, infine, in allegato sono riportati il testo della delibera regionale 1217/2004 e un quadro sinottico degli atti finora adottati dalle altre Regioni.
Il primo capitolo sintetizza le tappe dello sviluppo dell’ECM a livello nazionale, riassume le regole comuni e descrive le caratteristiche salienti del modello adottato per l’ECM in Emilia-Romagna.
Gli operatori sanitari interessati all’ECM in Emilia-Romagna nel 2004 erano complessivamente circa 61.000. Oltre 46.500 operavano per le Aziende sanitarie della regione e gli Istituti Ortopedici Rizzoli: circa 41.300 dipendenti (8.550 medici, 23.500 infermieri e 9.250 altre figure) e circa 5.400 medici con un rapporto di convenzione (3.370 medici di medicina generale; 540 pediatri di libera scelta; 550 medici di continuità assistenziale; 930 specialisti ambulatoriali).
Negli ospedali privati accreditati erano presenti circa 5.700 operatori sanitari, dipendenti e convenzionati (1.500 medici; 2.260 infermieri; 550 tecnici; 1380 altri addetti all’assistenza). In regione sono anche attive circa 1.115 farmacie, di cui 120 comunali, con circa 5.000 farmacisti (gli iscritti agli Ordini dei farmacisti dell’Emilia-Romagna sono 6.268). I dentisti iscritti agli Ordini nel 2004 erano quasi 4.200.
Nel 2004 sono stati complessivamente accreditati per l’ECM 11.687 eventi formativi proposti da organizzatori dell’Emilia-Romagna: rispettivamente 7.982 dalla Regione e 4.184 dal Ministero della salute. Nel 2003 erano stati rispettivamente 6.247 e 3.043, e nel 2002 1.800 e 1.340. Come è noto, sono possibili e hanno valore equivalente entrambi gli accreditamenti. L’incremento dell’offerta di eventi ECM è evidente, anche se il tasso di crescita si sta riducendo dopo una fase iniziale più vivace.
Il Ministero accetta per l’accreditamento proposte provenienti da enti di diverso tipo e ha registrato oltre 600 organizzatori di formazione dell’Emilia-Romagna (società scientifiche, ordini, collegi, case editrici, agenzie di vario tipo, ecc.). La Regione accetta invece solo proposte provenienti dalle Università (finora questo contributo è stato assai modesto), dagli Istituti scientifici del Sistema sanitario nazionale e dalle Aziende sanitarie della regione, da cui è venuta la grande maggioranza degli eventi accreditati.
L’offerta di crediti ECM proposta dalle Aziende sanitarie della regione nel 2004 per i propri operatori è stata, da sola, superiore alla domanda teorica (30 crediti ognuno) di circa il 50% e ha interessato tutte le figure professionali. Si stima che a livello regionale oltre 4 operatori su 5 abbiano conseguito almeno il minimo dei crediti richiesti: l’85% degli infermieri (era l’80% nel 2003) e l’81% dei medici (era il 77% nel 2003). È anche da notare che nel 2004 circa il 45% dei medici, dei veterinari e degli infermieri ha acquisito un numero di crediti superiore a quello richiesto. Non sembra, quindi, ormai attuale né il rischio di una insufficiente copertura del debito formativo né la necessità di una frenetica ricerca dei crediti.
Il 94% degli eventi accreditati in Regione aveva carattere residenziale e si è trattato soprattutto di corsi e seminari con finalità tecnico-professionali. I convegni e le tavole rotonde sono stati una minoranza. Circa il 20% delle iniziative è stato rivolto ad aspetti gestionali, relazionali e, in parte assai modesta, etici.
L’ECM in Emilia-Romagna si caratterizza anche per la possibilità di accreditare fin dal 2003 iniziative di formazione sul campo. Le esperienze realizzate sono state quasi 700 e stanno aumentando, hanno suscitato notevole interesse e sta crescendo nelle Aziende la capacità di utilizzare al meglio le opportunità esistenti.
Complessivamente le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna hanno investito nel 2004 per l’organizzazione di iniziative per l’ECM circa 9 milioni di Euro, a cui vanno aggiunti circa 4,6 milioni di Euro per il funzionamento degli Uffici formazione. La formazione che non rientra nell’ECM è costata quasi 1,5 milioni di Euro. Da queste cifre sono esclusi, tuttavia, i costi del tempo di lavoro del personale impegnato nell’attività formativa e quelli per le eventuali sostituzioni.
In media, quindi, si può stimare che per ogni operatore dipendente e convenzionato interessato all’ECM le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna hanno speso nel 2004 circa 324€. Ogni credito offerto è costato circa 5€ e per ogni ora di formazione, indipendentemente dalla tipologia dell’iniziativa, si sono spesi circa 144€.
Un capitolo del Rapporto è dedicato al problema del conflitto di interesse. L’Emilia-Romagna non prende in considerazione per l’accreditamento ECM iniziative direttamente finanziate da imprese con interessi commerciali nel campo sanitario e chiede agli organizzatori di corredare le proprie proposte con un’autocertificazione. Recentemente la Regione ha però il Progetto Ricerca e innovazione, che è coordinato dall’Agenzia sanitaria regionale e che include iniziative di formazione continua. Alle aziende farmaceutiche e di produzione di attrezzature e materiali sanitari è stato chiesto di concorrere al finanziamento del fondo regionale destinato alle attività di questo progetto.
I comportamenti relativi alle sponsorizzazioni a livello nazionale sono diversi. Nel 2004 oltre il 65% dei 4.184 eventi residenziali proposti da organizzatori dell’Emilia-Romagna e accreditati dal Ministero della salute risultano sponsorizzati e tra questi vanno segnalati anche 301 eventi inviati da Aziende sanitarie pubbliche.
Esistono anche situazioni paradossali in cui iniziative formative organizzate direttamente - o sponsorizzate - da aziende farmaceutiche per sostenere la diffusione di propri prodotti e autorizzate dall’Agenzia italiana del farmaco in base al DLgs 541/1992, modificato dalla Legge 326/2003, vengono anche accreditate per l’ECM. Dal 2004 le Regioni possono esprimere il proprio parere sulle autorizzazioni e accedere alle informazioni in possesso dell’AIFA. I primi dati mostrano investimenti privati rilevanti, prevalentemente finalizzati alla formazione dei medici, che hanno costi medi assai più alti di quelli sostenuti dalle Aziende sanitarie.
Il Rapporto esamina anche i Piani annuali formativi, che sono gli strumenti di pianificazione che le Aziende sanitarie utilizzano per definire strategie, costruire programmi, orientare investimenti ed effettuare scelte operative e che inviano alla Regione con le proposte di eventi da accreditare. Finora questi documenti erano solo stati utilizzati dalla Commissione regionale per confrontare le proprie scelte, mai erano stati esaminati in modo comparato.
La seconda parte del Rapporto contiene le analisi che sono state proposte dagli Uffici formazione delle Aziende sanitarie nel corso di un seminario regionale tenutosi il 6 aprile 2005. I contributi hanno carattere specifico e affrontano questioni diverse, ma sono stati orientati anche da un lavoro di confronto che ha preceduto il seminario e che è stato realizzato sulla base di aggregazioni di Area vasta. Le Aziende sanitarie della Romagna (Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena), del Centro (Bologna, Ferrara e Imola) e dell’Emilia (Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza) stanno infatti sviluppando processi di integrazione funzionale e operativa che hanno ripercussioni anche sui programmi formativi.
- Data di pubblicazione:
- 30/09/2005
- Tipo di pubblicazione:
- rapporti, linee guida, documenti tecnici
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