Dossier n. 126/2006 - Neuropsichiatria infantile e Pediatria. Il progetto regionale per i primi anni di vita

Descrizione/Abstract:

L’obiettivo del progetto regionale per il miglioramento della collaborazione fra Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e Pediatria è la promozione della salute neuropsichica della popolazione in età 0-6 anni attraverso l’identificazione di modelli assistenziali tesi alla tempestiva diagnosi e alla appropriata risposta di competenza sanitaria ai problemi di sviluppo e/o di handicap in questa fascia di età.

Tutto quanto assunto dalle attuali politiche di promozione della salute, che per l’infanzia sono ancora più importanti (dalla valorizzazione dei medici di famiglia alla conoscenza epidemiologica della propria popolazione di riferimento, dalla modificata relazione con il contesto familiare all’importanza del coinvolgimento dei genitori nell’assistenza alle patologie croniche e alle situazioni di handicap, ecc.), induce a riconsiderare le modalità di rapporto fra la Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (NPIA) e la Pediatria, sia essa prevalentemente orientata alla cura del singolo bambino in ambito ospedaliero o extra-ospedaliero oppure alla tutela sanitaria globalmente intesa.

La NPIA in Emilia-Romagna rappresenta un settore di recente evoluzione: in adeguamento alle politiche di governo - clinico, organizzativo e amministrativo - del Sistema sanitario, questa disciplina ha visto cambiare la propria identità da quella di servizio sanitario di base inserito nel Servizio materno-infantile a quella di servizio specialistico aggregato al Dipartimento di salute mentale.

Questa nuova collocazione, la definizione di requisiti di accreditamento, la condivisa definizione del nomenclatore regionale dei prodotti della NPIA e l’impegno a standardizzarli a livello aziendale, anche attraverso una più approfondita analisi dei dati desunti dallo specifico sistema informativo (SINP), hanno favorito lo sviluppo di questo progetto, lanciato dal Piano sanitario regionale 1999-2001.

Il progetto si è sviluppato attraverso una iniziale indagine fra i diversi attori (neuropsichiatri infantili, pediatri di famiglia, di comunità e ospedalieri) provenienti da tutte le realtà aziendali della regione, numerose iniziative di formazione e aggiornamento, gruppi di lavoro di interesse trasversale, riflessione e sperimentazione tecnica e organizzativa di soluzioni innovative.

Il lavoro si è concluso con la comune definizione di piste operative di miglioramento della comunicazione fra NPIA e Pediatria, con specifico riferimento alla fascia di età 0-6 anni, finalizzata alla tempestiva diagnosi, alla continuità assistenziale integrata e alla appropriatezza clinica.

Se si considera la vita del bambino longitudinalmente, il bisogno di migliorare la comunicazione fra Neuropsichiatria e Pediatria può cominciare sin dal percorso nascita (neonati prematuri, con gravi deficit e/o lesioni neurologiche; depressione post partum, ecc.), prevedendo momenti di contatto già alla dimissione ospedaliera di neonati con problemi; continua con il mettere il pediatra in condizioni di individuare tempestivamente alcune situazioni di disturbo evolutivo o di confrontarsi con gli operatori della NPIA in situazioni di dubbio, fino al renderlo competente, partecipe e di utile supporto alla famiglia o al progetto terapeutico-abilitativo per i bambini presi in carico dalla NPIA.

In tutti i casi va sottolineata la imprescindibile necessità che il pediatra di famiglia sia sempre informato e coinvolto nell’accesso di propri assistiti alla NPIA anche se con modalità differenti nelle diverse situazioni e/o realtà locali.

Alla Regione spetta l’impegno di supportare il processo di miglioramento della promozione della salute neurospichica dell’infanzia attraverso azioni di formazione sui temi di comune interesse, di monitoraggio dell’evoluzione nella sperimentazione delle presenti piste operative, di miglioramento della comunicazione nella rete sanitaria (clinica, informativa, informatica, ecc.), di recepimento di questi aspetti nella negoziazione (vedi accordo regionale per la Pediatria di famiglia), di condivisione di specifici indicatori per la ricerca di uniformità nella standardizzazione di “prodotti” di interesse generale, negli indirizzi sul rilievo tempestivo dei segnali di allarme e sull’appropriatezza clinico-organizzativa (ad esempio nel Percorso nascita per l’integrazione dei numerosi attori coinvolti, dalla gravidanza al primo anno di vita).

La considerazione che il contenuto di questo Dossier scaturisce dalla collaborazione costruttiva fra professionisti della Neuropsichiatria infantile e dei tre ambiti pediatrici delle realtà aziendali della regione deve indurre a ritenerlo utile contributo all’attuale riflessione dei livelli istituzionali deputati alla programmazione dei servizi per l’infanzia, unitamente a quanto è già in atto nei settori sociali e sanitari per la reciproca definizione di ruoli, competenze e responsabilità nella promozione della salute nei primi anni di vita.

 

Data di pubblicazione:
30/05/2006
Tipo di pubblicazione:
rapporti, linee guida, documenti tecnici
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ultima modifica 2019-01-17T15:13:30+02:00
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