Dossier n. 132/2006 - Atlante dell'appropriatezza organizzativa. I ricoveri ospedalieri in Emilia-Romagna
- Descrizione/Abstract:
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Nel corso degli ultimi anni sta crescendo l’interesse per lo sviluppo di strumenti che consentano di valutare l’appropriatezza della risposta assistenziale. L’obiettivo è identificare quali bisogni assistenziali possono essere soddisfatti con piena efficacia e sicurezza per il paziente in regime di ricovero diurno o a livello ambulatoriale invece che attraverso la tradizionale degenza ordinaria, rispondendo così al principio dell’economicità nell’impiego delle risorse introdotto dal DLgs n. 229 del 1999.
Questo Atlante, frutto della collaborazione tra l’Agenzia sanitaria regionale dell’Emilia-Romagna, il Center for Research in Medical Education and Health Care del Jefferson Medical College (Philadelphia, USA) e un panel di clinici di sette Aziende sanitarie della Regione, presenta un metodo di approccio al problema della valutazione dell’appropriatezza organizzativa che integra le informazioni desumibili dalla scheda di dimissione ospedaliera (SDO) con il giudizio clinico.Sono stati presi in esame 62 DRG, comprendenti i 43 DRG ritenuti “ad alto rischio di inappropriatezza in regime ordinario” dall’Allegato 2C del DPCM del 29/11/2001 (il cosiddetto Decreto LEA) e anche quelli ad essi correlati o già oggetto di specifiche politiche di promozione dell’appropriatezza attivate in Emilia-Romagna.
I criteri sviluppati per valutare la tempestività e l’appropriatezza dei ricoveri sono basati sulla diagnosi principale di dimissione e relativo stadio di gravità, e sulla presenza di specifiche comorbidità e relativa gravità; per quanto riguarda i ricoveri chirurgici, si è tenuto anche conto delle procedure effettuate.
I criteri di appropriatezza, inizialmente sviluppati dal Jefferson Medical College, sono stati successivamente validati da un panel di clinici dell’Emilia-Romagna per contestualizzarli alla realtà organizzativa e professionale italiana.
La popolazione sulla quale è stata condotta la valutazione di appropriatezza è costituita dai ricoveri complessivamente prodotti dalla rete ospedaliera regionale nell’arco degli ultimi 4 anni per pazienti di età compresa tra 18 e 74 anni residenti in Emilia-Romagna.
I risultati derivanti dall’applicazione della metodologia sviluppata mostrano una riduzione dal 2001 al 2004 dei casi potenzialmente inappropriati attribuiti ai 62 DRG selezionati, sia in termini assoluti sia di incidenza percentuale: nel 2001 i ricoveri ordinari potenzialmente inappropriati costituivano il 16,9% del complesso dei ricoveri ordinari e diurni esaminati, nel 2004 l’incidenza di potenziale inappropriatezza si riduce al 13,1%. Il passaggio di parte delle prestazioni in esame al regime ambulatoriale (si pensi agli interventi di cataratta o di tunnel carpale) comporta inoltre una sottostima del trend di riduzione della proporzione di potenziale inappropriatezza, poiché sono analizzati esclusivamente i dati SDO.
L’analisi dei profili di appropriatezza è stata inoltre condotta differenziando la casistica chirurgica da quella medica; in particolare, per la prima si osserva una percentuale di potenziale inappropriatezza più bassa di quella osservata per la casistica medica (5,4% vs 23,5%), a conferma del notevole sforzo effettuato nel corso degli ultimi anni dalle strutture per fornire le prestazioni in regime diurno o ambulatoriale.
Anche se il quadro complessivo può apparire soddisfacente, è tuttora presente una significativa variabilità nella frequenza di inappropriatezza tra le diverse tipologie di soggetti erogatori e tra le singole strutture.
I risultati di questo studio sembrano quindi indicare nella promozione di forme di audit clinico, già in parte attivate a livello locale, le future azioni per migliorare l’efficacia nell’utilizzo del regime di ricovero ordinario e per incentivare l’appropriatezza organizzativa.
- Data di pubblicazione:
- 27/09/2006
- Tipo di pubblicazione:
- rapporti, linee guida, documenti tecnici
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