Dossier n. 156/2007 (parte 1) - Atlante della mortalità in Emilia-Romagna 1998-2004
- Descrizione/Abstract:
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Obiettivo della presente pubblicazione è quello di analizzare il fenomeno della mortalità in Emilia-Romagna mediante opportuni - e diversi - strumenti di sintesi.
L’analisi della mortalità ormai da tempo è un punto cardine del lavoro epidemiologico e riveste un ruolo di indicatore globale della salute. Essa permette di analizzare la distribuzione delle patologie più letali nelle popolazioni, consentendo anche di esprimere ipotesi di causalità tra fattore di rischio e patologia.
Questo volume ha un carattere puramente descrittivo, ma ugualmente consente al lettore di interrogarsi sul perché delle distribuzioni geografiche, temporali, per sesso ed età dei decessi; esso inoltre può supportare i decisori che operano nell’ambito delle politiche sanitarie nell’individuazione di opportune linee di intervento.
Nel testo, la mortalità è stata stratificata per causa secondo la classificazione internazionale ICD IX, sia per popolazione totale sia per sesso. I risultati sono stati aggregati per anno, per periodo temporale, per comune e Azienda USL di residenza.
La pubblicazione è suddivisa in due parti:
- la prima dedicata alla mortalità in generale e ai tumori,
- la seconda dedicata ad altre cause di morte.
La prima parte descrive in particolare le seguenti cause di morte:
- mortalità generale
- tutti i tumori
- tumore maligno dello stomaco
- tumore maligno colon, retto, sigma, ano
- tumore maligno trachea, bronchi, polmoni
- tumore maligno mammella femminile
- tumore maligno utero
- altri tumori
La seconda parte presenta invece le cause di morte:
- diabete mellito
- AIDS
- malattie del sistema circolatorio
- infarto acuto del miocardio
- altre malattie ischemiche di cuore
- disturbi circolatori dell’encefalo
- malattie dell’apparato respiratorio
- bronchite e asma
- malattie dell’apparato digerente
- traumatismi e avvelenamenti
- incidenti stradali e da altri mezzi di trasporto
- suicidi e autolesione
- malattie degenerative involutive cerebrali
Nei diversi capitoli sono presentati: trend regionali (1986-2004) e nazionali (1986-2002), espressi in forma sia tabellare sia grafica; istogrammi dei tassi standardizzati di mortalità per regione relativi all’anno 2002 (fonte ISTAT); tabelle di mortalità regionale relative all’anno 2004, divise per Azienda USL, sesso e causa; tabelle relative al numero totale di decessi, ai tassi grezzi e standardizzati con rispettivi intervalli di confidenza (periodo 1998-2004) aggregati per distretto di residenza; mappe geografiche di rischio relativo per comune, e per alcune cause anche anni medi di vita potenzialmente persi.
Nel CD allegato sono inseriti, oltre a grafici e tabelle presenti nel testo, i dati di mortalità della banca dati regionale a partire dalla sua istituzione nel 1995. In particolare sono presentati, in un dataset aggregato utilizzabile per elaborazioni dall’utente, numeri assoluti e tassi specifici per classe di età decennale, causa, Azienda USL e anno relativamente al periodo 1995-2004.
Una prima osservazione dei dati evidenzia, per quanto riguarda i tassi standardizzati di mortalità per tutte le cause, che nel 2002 la regione Emilia-Romagna si collocava al di sotto del dato nazionale in entrambi i sessi.
L’analisi dei trend dei tassi standardizzati di mortalità regionale (1986-2004) dimostra poi, per i tumori, un andamento decrescente nel tempo ma nettamente al di sopra del dato nazionale per quanto riguarda le donne, e solo lievemente superiore per quanto riguarda gli uomini. Si differenzia da questo andamento il dato relativo al tumore del polmone, che per le donne presenta un dato sempre al di sopra del nazionale e in crescita. I tumori femminili della mammella e dell’utero sono in lieve calo nel tempo con trend sovrapponibile a quello nazionale.
Per quanto riguarda le altre cause di morte, il trend riferibile all’Emilia-Romagna si colloca quasi sempre a un livello inferiore rispetto al dato nazionale con un andamento decrescente. Fanno eccezione l’infarto, il cui tasso standardizzato si sovrappone a quello nazionale, e le altre malattie ischemiche di cuore che non presentano variazioni significative nel periodo considerato. L’AIDS mostra un andamento a campana con apice relativo al 1995-1996, il dato regionale è superiore al nazionale. Per quanto riguarda le patologie da trauma e avvelenamento (compresi suicidi, autolesione e incidenti stradali) il dato regionale è più elevato del nazionale; le malattie degenerative involutive cerebrali senili presentano un trend in forte aumento con dato regionale sempre superiore a quello nazionale.
L’analisi condotta per subaree distrettuali pone in evidenza una discreta omogeneità della mortalità generale; si osservano tuttavia eccessi di mortalità - anche statisticamente significativi - nelle province di Piacenza, Ferrara e nell’Appennino di Parma e Bologna, mentre il dato della Romagna è inferiore al riferimento regionale. Tale distribuzione è confermata anche per le principali patologie causa di morte (soprattutto le malattie cardiovascolari) mentre alcune si caratterizzano per distribuzioni geografiche tipiche che evidentemente connotano la presenza di pattern distributivi particolari di fattori di rischio specifici: si fa riferimento, oltre ai già noti tumore del polmone (provincia di Ferrara e Piacenza in particolare) e stomaco (Romagna, in particolare zona appenninica) anche al tumore del fegato (rischio elevato in provincia di Piacenza e Parma) e agli incidenti stradali (particolarmente frequenti lungo la costa).
- Data di pubblicazione:
- 02/07/2007
- Tipo di pubblicazione:
- rapporti, linee guida, documenti tecnici
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