Dossier n. 222/2012 - Linee guida per la predisposizione del Bilancio sociale di ambito distrettuale

Descrizione/Abstract:

STAMPA ESAURITA

 

Da oltre dieci anni, in Emilia-Romagna i Comuni di ogni ambito distrettuale programmano gli interventi relativi alle politiche sociali integrandoli con gli interventi sanitari. L’atto ha assunto la denominazione di Piano di zona per la salute e il benessere sociale e ha un orizzonte triennale. Gli obiettivi vengono aggiornati ogni anno mediante un Programma attuativo. Al Piano di zona aderiscono, con un Accordo di programma, le Aziende sanitarie e tutte le Pubbliche amministrazioni interessate. I soggetti profit e non profit possono partecipare alla programmazione e aderire al Piano con un protocollo specifico.

Molti Comuni hanno sentito l’esigenza di rendicontare i risultati conseguiti attraverso questa programmazione, di solito con Bilanci sociali, non standardizzati tra di loro nella forma e nel contenuto. La conseguenza è che le rendicontazioni non interessano tutti gli ambiti distrettuali e che l’insieme delle informazioni e dei dati pubblicati nei Bilanci sociali non consentono una ricostruzione della situazione su base provinciale e regionale.

Il Piano sociale e sanitario regionale del 2008 prevedeva l’estensione della rendicontazione da parte del Bilancio di missione delle Aziende USL anche alla programmazione sociale:

"Tale documento [il Bilancio di missione ndr] dovrà ora riguardare l’ambito delle attività sociali, sanitarie e socio-sanitarie, ed essere in grado di recepire dinamicamente le esigenze informative dei propri destinatari istituzionali ed in particolare delle CTSS, e dei diversi detentori di interesse rispetto al sistema."

Pertanto nel novembre 2010 la Cabina di regia regionale per le politiche sociali e sanitarie ha costituito un gruppo di lavoro ad hoc per approfondire l’argomento ed elaborare una proposta.

Il Gruppo di lavoro ha prodotto questo report, che si compone di due parti:

  • la prima assume come punto di riferimento la Direttiva ministeriale del Ministro della funzione pubblica sulla rendicontazione sociale nelle Amministrazioni pubbliche del 17 febbraio 2006 (c.d. Direttiva ministeriale Baccini) e descrive i contenuti del Bilancio sociale;
  • la seconda individua un set minimo di indicatori che dovranno essere contenuti in tutti i Bilanci sociali, al fine di consentire una comparazione dei risultati e la ricostruzione degli esiti della programmazione su area regionale e provinciale.

Il report introduce, accanto al tema della rendicontazione, anche il tema della valutazione, senza giungere a una proposta definita, giudicando non ancora mature le esperienze avviate sul territorio.

Per sostenere le esigenze di rendicontazione dei sindaci dell’ambito distrettuale, si è quindi scelto uno strumento distinto dal Bilancio di missione, che è un documento del Direttore generale dell’Azienda sanitaria. In tal modo è stato possibile tenere maggiormente in considerazione le esigenze di informazione degli Amministratori, soprattutto in vista della programmazione successiva.

 

Data di pubblicazione:
05/01/2012
Tipo di pubblicazione:
rapporti, linee guida, documenti tecnici
Lingua della pubblicazione:
Italiano
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