Salute degli immigrati e disuguaglianze socioeconomiche nella popolazione residente in Italia valutate attraverso la rete degli Studi Longitudinali Metropolitani

Epidemiol Prev 2019; 43 (5-6) Suppl 1:1-80. doi: 10.19191/EP19.5-6.S1.112
Descrizione/Abstract:

Immigrants’ health and socioeconomic inequalities of overall population residing in Italy evaluated through the Italian network of Longitudinal Metropolitan Studies, report disponibile in versione italiana e inglese.

 

Questo volume monografico di E&P presenta una serie di contributi originali basati sui dati delle coorti longitudinali metropolitane. Viene dedicato a Barbara Pacelli che ha contribuito in modo decisivo alla costruzione dello studio emiliano, alla sistematizzazione dei materiali e allo sviluppo dei metodi per l’armonizzazione delle coorti. Ha lavorato per estendere e rafforzare la rete degli studi longitudinali metropolitani. Lo ha fatto con impegno, rigore e passione, facendosi sempre apprezzare da tutto il nostro gruppo di lavoro per la sua preparazione metodologica, ma anche per la sue grandi doti umane.

COSA SI SAPEVA GIÀ

  •  In Italia sono presenti disuguaglianze a sfavore dei più svantaggiati per le più importanti dimensioni di posizione socioeconomica, in tutti gli esiti di salute, con intensità eterogenea nel Paese.
  • Gli immigrati presentano condizioni di salute complessivamente migliori rispetto a quelle della popolazione autoctona, sia pure con differenze per macroarea di provenienza.

COSA SI AGGIUNGE DI NUOVO

Si presentano evidenze originali sulle disuguaglianze di salute nella popolazione italiana e sulla salute della popolazione immigrata, tenendo conto dei risultati di studi condotti su tutte le città partecipanti alla rete degli SLM; tali risultati sono prodotti con dati longitudinali ottenuti attraverso l’interconnessione tra anagrafi comunali, Censimento Istat della popolazione e sistemi informativi sanitari.

L’effetto indipendente che i diversi indicatori di posizione socioeconomica hanno sulla mortalità è variabile a seconda del genere, del contesto cittadino e della voce nosologica considerata.

Benché i tassi di mortalità e di ricovero, nella popolazione generale e in quella neonatale e post-neonatale, siano complessivamente più bassi tra gli immigrati, nelle persone provenienti dall’Africa subsahariana si registrano valori superiori a quelli degli italiani e degli stranieri provenienti da altre aree. Tale risultato, rispetto a precedenti studi, è stato ottenuto aggiungendo anche i dati di Venezia, Modena e Bologna, a quelli già noti di Torino, Roma e Reggio Emilia.

Data di pubblicazione:
15/09/2020
Tipo di pubblicazione:
rapporti, linee guida, documenti tecnici
Lingua della pubblicazione:
Inglese
Collana/Pubblicato in:
EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE, anno 43 (5-6) settembre-dicembre 2019
Scarica la pubblicazione:
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ultima modifica 2021-02-15T15:33:45+02:00
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