Antibiotici in età pediatrica
Nel 2020 le prescrizioni di antibiotici sistemici sono diminuite del 51% rispetto all’anno precedente. Lockdown, distanziamento fisico e altre misure adottate per contrastare la pandemia da SARS-Cov-2 hanno avuto un impatto significativo anche sugli altri agenti infettivi.
Prescrizione e consumo
Il tasso di prescrizione di antibiotici sistemici in ambito pediatrico è crollato rispetto all’anno precedente, con una significativa riduzione del 51%: dalle 822 prescrizioni su 1000 bambini per anno nel 2019 alle 405 prescrizioni su 1000 bambini per anno nel 2020.
Nel periodo pandemico è notevolmente diminuita la caratteristica fluttuazione stagionale dei consumi di antibiotici, determinata in gran parte dai picchi di influenza e di altre infezioni virali tipiche dei mesi freddi.
I risultati del 2020, pur non comparabili con quelli degli anni precedenti, hanno dimostrato l’importanza di alcune misure igieniche di base per prevenire le infezioni virali stagionali e messo in evidenza ampi margini di miglioramento sul versante dell’uso appropriato degli antibiotici.
Antibioticoresistenze
Risultano stabili rispetto agli anni precedenti le resistenze agli antibiotici dei microrganismi considerati. In particolare, si attestano su percentuali medio-basse le resistenze di Streptococcus pneumoniae a penicillina (3,1%), di Streptococcus pyogenes a eritromicina (4,9%) e di Haemophilus influenzae ad amoxicillina (21%). La resistenza di S. pneumoniae a eritromicina mostra ancora una frequenza del 32,3%.
La prevalenza delle resistenze potrebbe beneficiare della complessiva riduzione dei consumi di antibiotici osservata nel 2020. Tale effetto ritardato potrà essere valutato nel corso del 2021.