Dossier n. 195/2010 - Indagine sul dolore negli ospedali e negli hospice dell’Emilia-Romagna
- Descrizione/Abstract:
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Il dolore rappresenta uno dei principali problemi sanitari a livello mondiale, sia per l’invecchiamento della popolazione, sia per l’aumento delle patologie cronico-degenerative (osteoarticolari, neurologiche e vascolari) e dei tumori.
Il controllo del dolore, acuto e cronico, di origine oncologica e non oncologica è efficace non solo sull’outcome clinico ma anche sulla risposta terapeutica della patologia di base, consentendo di prevenire invalidità secondarie e di ottenere un significativo miglioramento della qualità della vita.
Il Servizio presidi ospedalieri ha coordinato la realizzazione dell’indagine sul dolore negli ospedali e negli hospice dell’Emilia-Romagna, promossa nel contesto delle iniziative di sensibilizzazione della Giornata nazionale del sollievo.
Hanno aderito all’indagine tutte le Aziende sanitarie, l’Associazione italiana ospedalità privata (AIOP), il Comitato consultivo regionale per il controllo della qualità dal lato del cittadino (CCRQ), le associazioni di volontariato e moltissime persone ricoverate.
Il 28 maggio 2009, in un’unica giornata, negli ospedali e negli hospice della regione sono stati distribuiti alle persone ricoverate appositi questionari semplificati denominati “schede del sollievo”, al fine di acquisire - dalla voce dei cittadini - elementi di valutazione sul dolore percepito e sul bisogno di sollievo, utili per migliorare il percorso applicativo del progetto regionale “Ospedale senza dolore” diventato, a seguito della Legge 38/2010, “Ospedale-territorio senza dolore”.
Hanno risposto all’indagine il 58,6% dei ricoverati presenti nella data scelta negli ospedali e negli hospice dell’Emilia-Romagna (7.913/13.497).
La prevalenza del dolore intenso sull’intero campione risulta pari al 18,7% (1.623/8.676) sul totale di coloro che hanno risposto a questo quesito. In day hospital si conferma
una percezione del dolore intenso del 12,4%, come atteso inferiore al dato complessivo
e al solo ricovero ordinario.Nel periodo 2002-2009, il dolore intenso registra una significativa diminuzione, passando dal 24,2 al 18,7%, mentre si nota un significativo aumento del “dolore assente”, che passa dall’11,7% al 18,9%.
La tendenza registrata si può verosimilmente ricondurre all’applicazione delle linee guida del progetto “Ospedale senza dolore” e alla diffusione di buone pratiche cliniche; questo andamento si osserva nelle differenti aree di ricovero oggetto di studio.
In area medica, il dolore intenso, pur registrando una tendenza alla diminuzione, continua a mantenere un peso rilevante. I ricoverati associano il desiderio di sollievo a “presenza di persone care” (42%), “sentire meno dolore” (41%), “non essere di peso” (36%), “maggiore autosufficienza” (34%), “informazioni chiare sulle cure” (32%).
Le persone ricoverate in area oncologica esprimono soprattutto il desiderio di essere tranquillizzate (F 43%; M 35%) e di non essere di peso ai familiari (F 42%; M 35%); inoltre richiedono informazioni sulla terapia (F 36%; M 29%) e vicinanza di persone care (F 31%; M 35%).
In sintesi il sollievo è percepito come umanizzazione delle cure, autosufficienza, autonomia nelle scelte e reale conoscenza delle proprie condizioni di salute.
Le informazioni ricevute sono ritenute adeguate dalla maggioranza dei ricoverati (68%) e inadeguate dal 6%; il 10% non ha ricevuto informazioni: ciò segnala la necessità di un miglioramento sugli aspetti di comunicazione e relazione.
In hospice occorre tenere conto delle caratteristiche specifiche di queste strutture che accolgono persone in fase avanzata e avanzatissima di malattia. L’esperienza del dolore assume la connotazione di dolore globale, risultando più marcata rispetto alla generalità degli ambienti ospedalieri: il 67% delle persone ricoverate in hospice dichiara di sentire dolore, contro il 56% delle persone ricoverate in ospedale.
In generale emerge che il dolore percepito, nonostante i significativi progressi osservati, resta un problema sanitario rilevante, soprattutto nei livelli di dolore intenso, e trasversale a tutte le età e a entrambi i sessi, seppure con livelli di intensità differenti messi in luce dallo studio.
Il fatto di osservare nel periodo più recente una tendenza alla stabilizzazione segnala la necessità non solo di mantenere l’impegno fin qui espresso, ma anche di intensificarlo.
In questa direzione il Comitato regionale per la lotta al dolore, in coerenza con la Legge 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, ha elaborato le “Linee di indirizzo per trattare il dolore in area medica” rivolte ai professionisti dell’ospedale e del territorio (Dossier n. 194/2010).
- Data di pubblicazione:
- 03/09/2010
- Tipo di pubblicazione:
- rapporti, linee guida, documenti tecnici
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