Antibiotico resistenza: il rapporto regionale
È disponibile online il nuovo rapporto sulla sorveglianza dell'antibioticoresistenza e sull'utilizzo di antibiotici in Emilia-Romagna. Il rapporto presenta i risultati forniti dai laboratori (Sistema LAB) e dai flussi dell’assistenza farmaceutica (AFT; FED; AFO).
Come emerge dal rapporto, i dati microbiologici relativi agli ultimi anni confermano un trend in miglioramento delle resistenze agli antibiotici per la maggior parte dei microrganismi; questo è particolarmente evidente per la resistenza di Klebsiella pneumoniae ai carbapenemi che si è ridotta a 10,9% nel 2019 (era 24,4% nel 2015). Nell’ultimo anno si è osservata anche una riduzione delle batteriemie causate da questo microrganismo multiresistente.
L’utilizzo di antibiotici sistemici ha mostrato una stabilizzazione nel biennio 2018-2019, che si inserisce in una tendenza complessiva in riduzione osservata in ambito territoriale negli ultimi dieci anni. La riduzione ha riguardato in particolare macrolidi e fluorochinoloni. Questi ultimi hanno registrato un decremento dell’utilizzo anche in ambito ospedaliero, dove i consumi complessivi sono risultati tendenzialmente stabili nel periodo 2015-2019.
Nonostante i risultati forniti dai sistemi di sorveglianza siano in generale positivi, il carico di malattia associato alle infezioni batteriche e alle resistenze antibiotiche rimane ancora elevato. Ciò indica la necessità di proseguire con le attività di promozione dell’uso prudente degli antibiotici e di monitoraggio e controllo delle infezioni in tutti gli ambiti assistenziali.
Per questo, la Regione Emilia-Romagna ha attivato diversi strumenti tra cui il sistema LAB che già da molti anni offre una copertura completa dei laboratori pubblici e dei laboratori situati negli ospedali privati. Il collegamento con gli altri flussi informativi del Sistema informativo Politiche per la salute e politiche sociali (SISEPS) potenzia le possibilità di analisi e contribuisce ad aumentare la qualità e la completezza di altre sorveglianze (Es. SIChER) consentendo di identificare infezioni non riconosciute.
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