Nuovo rapporto del sistema SIChER
L’Agenzia sanitaria e sociale regionale pubblica il nuovo rapporto SIChER che raccoglie annualmente i dati sulla sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico in Emilia-Romagna. Il rapporto è curato in collaborazione con il Servizio ICT, tecnologie e strutture sanitarie della Direzione generale Cura della persona, salute e welfare della Regione.
Come dimostrato da studi scientifici e verificato nel contesto regionale, all’attività di sorveglianza si associa una riduzione nel tempo del rischio di infezione.
Cosa ha caratterizzato il 2020
La completezza e la qualità dei dati SIChER sono ulteriormente migliorate rispetto agli anni precedenti anche grazie al linkage con altri flussi di dati sanitari (SDO, LAB e PS) che ha consentito di identificare un numero significativo di infezioni probabili non segnalate.
In particolare, sono aumentate la percentuale di interventi con follow-up post dimissione (57,6% nel 2020 contro il 51,2% del 2019) e la percentuale di infezioni diagnosticate dopo la dimissione sul totale delle infezioni (56,3% nel 2020 contro il 44,3% del 2019).
Nel 2020, in Emilia-Romagna sono state monitorate 110.926 procedure relative a 41 categorie chirurgiche in 48 presidi ospedalieri, che rappresentano, per le categorie sorvegliate, il 77,1% dell’attività chirurgica regionale in ospedali pubblici. Sono state descritte 1.205 infezioni del sito chirurgico, equivalenti ad un rischio complessivo di infezione dell’1,2%, che nel 39,1% dei casi coinvolge i tessuti profondi o gli organi/spazi interessati dall’intervento.
Nonostante la riduzione del numero di procedure sottoposte a sorveglianza dovuta all’impatto della pandemia da Covid-19 sull’attività chirurgica programmata, il 2020 è stato caratterizzato da un’ottima performance del sistema SIChER in termini di durata del follow-up e di capacità di rilevare le infezioni.
Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impegno dei referenti e dei rilevatori delle Aziende sanitarie che perseguono l’attività di sorveglianza in quanto strumento consolidato di governo del rischio infettivo. Ulteriori miglioramenti sono possibili puntando alla soluzione delle criticità registrate in alcuni contesti locali e in specifiche aree chirurgiche.