Equità, dialogo e partecipazione

Programmazione locale partecipata per la salute e il benessere. 2018-2019

Un processo di definizione partecipata delle priorità di azione nei Piani di zona. Il metodo #CommunityLab per la salute e il benessere sociale

Il Piano Sociale e Sanitario regionale (2017-2019) ha delineato indirizzi e orientamenti che portano il sistema dei servizi verso forme inedite di intervento incardinate nel lavoro di prossimità e territorializzazione.

Il percorso Community Lab  allestito dal 2018 è finalizzato ad accompagnare i distretti ad un processo di definizione partecipata delle priorità di azione nei Piani di Zona per il Benessere Sociale e la Salute.

Il percorso cerca di superare il concetto di partecipazione intesa come progettualità singola ed isolata portando il sistema ha vedere la partecipazione come una prassi organizzativa di trasformazione e innovazione. 

Tale prospettiva ha permesso di affrontare in modo inedito e innovativo  “oggetti di lavoro” complessi che emergono dalle profonde trasformazioni avvenute in questi anni.

L’attenzione al processo, il tempo di cura delle relazioni, gli spazi di prossimità allestiti hanno non solo avvicinato posizioni, ma ricomposto pensieri, idee, sguardi, innestando meccanismi di “ritrovata” fiducia e aperto in potenza un agire alternativo, diverso, più aderente al territorio in cui esprimersi.

Un’integrazione tra i diversi attori coinvolti non più basata su giustapposizione di ruoli, enti, istituzioni e sommatoria di richieste e azioni ma che va verso un necessario “sconfinamento” dove si allentano le posizioni e gli attaccamenti di ciascuno per un continuo processo di ridefinizione di problemi, co-costruzione di obiettivi e riconfigurazioni di azioni, soluzioni, servizi. 

Nell'edizione 2018, dei 38 distretti regionali, 25 territori hanno preso parte attiva al percorso Community Lab.

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Azioni

  • Laboratori regionali focalizzati sul tema della prossimità a sostegno dell’attuazione dei percorsi di programmazione partecipata e azioni locali a supporto della attività programmatoria partecipata. 
  • Attività “in loco” nei territori coinvolti. Incontri di istruttoria con le cabine di regia dei processi attivati e attività di accompagnamento e supporto alla conduzione di incontri partecipativi.
  • Azioni di sviluppo della comunità dei facilitatori dei processi partecipativi (supervisioni, formazioni, stesura di un manuale collettivo sulla facilitazione, ecc.). A oggi, circa 80 professionisti provenienti dei servizi sociali e sanitari si sono formati nel percorso regionale dedicato alla facilitazione e realizzato nel 2018. Mentre altri 42 hanno partecipato al percorso di Alta Formazione dedicato al Welfare pubblico partecipativo, realizzato dall'Università di Parma in collaborazione con la Direzione generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna. 

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    ultima modifica 2023-04-05T15:27:26+01:00
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