Equità, dialogo e partecipazione

Diversity management

Strategie organizzative per valorizzare le differenze, promuovere l’equità e migliorare il benessere nei luoghi di lavoro

Il Diversity management (DM) è uno strumento per sostenere processi di cambiamento organizzativo orientati all’equità e al benessere nei contesti lavorativi, pubblici e no. È di un insieme di strategie volte a favorire ambienti di lavoro più inclusivi e accessibili attraverso la valorizzazione delle differenze e la riduzione delle disparità.

Le azioni riconducibili al diversity management possono includere la promozione della conciliazione tra tempi di vita e lavoro, la parità nelle opportunità di accesso e di carriera, l’equità retributiva, il contrasto a stereotipi e discriminazioni.

In questa prospettiva, il DM si configura come concreta applicazione del principio di equità nei contesti organizzativi nel riconoscere e affrontare le disuguaglianze presenti in termini di genere, età, disabilità, provenienza geografico-culturale o altri fattori.

Il DM può contribuire a modificare gli assetti organizzativi promuovendo ambienti più flessibili, attenti e in grado di attivare risorse inespresse. La sua efficacia dipende dalla capacità delle organizzazioni di leggere il proprio contesto e promuovere interventi adeguati.

Il DM nelle aziende sanitarie della Regione

Nel biennio 2022-2024 è stata realizzata una mappatura delle azioni di diversity management promosse dalle aziende sanitarie su tutto il territorio regionale, con l’obiettivo di raccogliere e valorizzare le iniziative.

La raccolta dati è avvenuta attraverso la rilevazione di molteplici aspetti: obiettivi e destinatari delle azioni, strutture coinvolte, modalità di attuazione, stato di avanzamento, durata, motivazioni, riferimenti normativi o esperienziali, strumenti di valutazione, punti di forza, criticità emerse e parole chiave associate.

Nella mappatura sono state considerate solo le iniziative scelte e definite autonomamente dalle aziende, al di fuori degli obblighi previsti da norme vigenti (come permessi ex L.104, smart working o congedi parentali).

Questa nuova indagine amplia il campo di osservazione rispetto alla precedente mappatura del triennio 2017-2019, che coinvolgeva quattro realtà aziendali e si focalizzava sulle azioni a supporto delle transizioni lavorative (entrata/uscita dal mondo del lavoro, riorganizzazioni interaziendali ecc.).

Con la recente mappatura, l’intento è stato anche di evidenziare l’evoluzione delle sensibilità organizzative in una fase segnata dalle profonde trasformazioni post-pandemiche. In un contesto in cui i bisogni del personale cambiano, emerge chiaramente l’urgenza di ascoltare le organizzazioni dall’interno, valorizzando le risorse al fine di rafforzare l’efficacia e la tenuta complessiva del sistema dei servizi.

Le azioni rilevate dalla mappatura 2022-24 riguardano temi che riflettono l’impegno delle organizzazioni sanitarie nel promuovere ambienti di lavoro più inclusivi e attenti alle esigenze delle persone.
Si va dal benessere nei luoghi di lavoro inteso sia in termini organizzativi sia di salute individuale, alla conciliazione tra vita privata e professionale attraverso strumenti come la banca ore e il supporto ai caregiver.
Ampio spazio è dedicato alla promozione delle pari opportunità, con interventi su bilanci di genere, contrasto alla violenza e certificazioni, ma anche alla valorizzazione delle differenze legate all’età, alla disabilità, all’appartenenza culturale e religiosa.
Rientrano inoltre numerose iniziative legate alla governance interna delle aziende, al rafforzamento delle competenze professionali, alla gestione delle transizioni lavorative, alla leadership, al welfare aziendale e alla mobilità sostenibile.

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ultima modifica 2025-11-07T13:41:27+01:00
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