Community Lab
Il Community Lab è un metodo “trasformativo/partecipativo” di prassi e politiche che attraverso l’allestimento di spazi dialogici con la comunità, i servizi, e i corpi intermedi produce riflessività, conoscenza e consapevolezza, a partire dall'attenzione forte alle dimensioni quotidiane del lavoro dove è richiesta la mobilizzazione e l’attivazione di processi collettivi. Esso si basa sullo studio di casi ed è finalizzato a comprendere meglio le comunità di oggi e le possibili forme di evoluzione in materia di welfare locale grazie all'apporto dei cittadini stessi.
Il metodo si fonda su due presupposti teorici:
- Il concetto di sperimentalismo di Charles F. Sabel, studioso di governance locale e di democrazia deliberativa. Secondo questo autore, l’unica possibilità delle istituzioni pubbliche per fare fronte alla fase storica in cui si trovano è acquisire la capacità di innovarsi partendo e ponendo sperimentazioni locali innovative al centro del sistema. La forza trasformativa di queste sperimentazioni locali dipende dalla capacità del governo centrale di accompagnarle, monitorarle, ripensarle.
- L’idea che l’apprendimento - in particolare quello dei professionisti - non può prescindere dall’essere “situato”: in pratica non si produce cambiamento, trasformazione, conoscenza se non attraverso la riflessività che scaturisce dal “fare” e dal legame con i contesti nel quale l'apprendimento stesso viene inserito, considerando anche l’agito e il vissuto dei partecipanti e delle loro esperienze.
Il metodo Community Lab si articola in alcune fasi:
- Analisi dei casi: cosa è successo in quelle situazioni?
- Generalizzazione: in che senso ciò che è successo è emblematico di più vaste trasformazioni?
- Proposta: cosa ci insegnano questi casi rispetto a una migliore partecipazione dei cittadini?
Il percorso del Community Lab comporta l'organizzazione di tre livelli di lavoro:
- Formazione: crescita di competenze nella lettura dei problemi e nella costruzione partecipata della progettazione
- Ricerca/valutazione: come processo continuo di conoscenza che arricchisce e modula la programmazione locale e fornisce elementi di conoscenza sul percorso in termini di esito (valutazione)
- Consulenza: nei contesti oggetto di analisi, le visite di formatori e tutor in preparazione della presentazione e discussione in aula hanno svolto un’importante funzione di supervisione e consulenza ai processi in atto (che hanno avuto modo di potersi rileggere e ripensare).