Early Development Instrument (EDI)
Nei primi anni di vita ogni individuo costruisce le fondamenta di quella che sarà la propria vita futura. Lo sviluppo del bambino è il frutto di un’interazione tra caratteristiche individuali e ambiente fisico e sociale circostante: su questa interazione agiscono fattori non naturali come i determinanti sociali di salute, la cui distribuzione nella popolazione è alla base delle disuguaglianze e iniquità di salute. Il contesto politico e le condizioni socio-economiche sono fattori che possono andare ad incidere sulla distribuzione di benessere e di salute.
Il processo di maturazione delle funzioni fisiche, cognitive e socio-emozionali viene definito a livello internazionale Early Child Development (ECD), cioè lo sviluppo del bambino nei primi otto anni di vita, che risulta dall’interazione tra le trasformazioni biologiche e l’ambiente circostante. Tra gli strumenti più accreditati per monitorare l’ECD vi è l’Early Development Instrument (EDI), un questionario prodotto in Canada alla fine degli anni ’90 e approvato dall’OMS.
Attualmente tale strumento è stato diffuso in 15 Paesi, compresa l’Italia, che ha validato lo strumento con il progetto KIPI (Kids in Place Initiative) realizzato nel triennio 2012-2015 tramite il partenariato tra l’Università Carleton di Ottawa e la Regione Emilia-Romagna.
Lo strumento EDI è utile per valutare lo stato di sviluppo del bambino in età pre-scolare rispetto a salute fisica, competenze sociali, maturità emotiva, sviluppo cognitivo e linguistico, capacità comunicative oltre che alle conoscenze generali. Il risultato di tale rilevazione è un indicatore ecologico della vulnerabilità infantile, relativo cioè a tutta la popolazione in quella fascia d’età di un determinato territorio.
Dai risultati ottenuti e con le partnership attivate in questa collaborazione è nata la proposta di attivare un sistema di rilevazione regionale basato su EDI, che funga da indicatore utilizzabile per la programmazione e la valutazione delle politiche sociali, sanitarie e educative per la prima infanzia, a livello locale e regionale.
Nel triennio 2017-2019 è stato ingaggiato un campione regionale di scuole, si è realizzata la formazione del personale docente rilevatore e si è svolta la rilevazione EDI relativamente a circa 2000 bambini e 1800 famiglie. Si è inoltre sviluppata la collaborazione con l’Unione Terre d’Argine, nell'ambito di un progetto nazionale sulla povertà educativa e relazionale, che ha portato a una prima rilevazione di ambito distrettuale per integrare l’analisi di sostenibilità del sistema e supportare la lettura del territorio a più livelli.
Allo stadio attuale, in accordo con la cabina di regia regionale del progetto è stato avviato il percorso di messa a punto delle condizioni istituzionali, tecniche e organizzative per la rilevazione, al fine di ripetere una survey di livello regionale e distrettuale nell’arco del prossimo triennio e arrivare al consolidamento dell’indicatore per l’inserimento nella programmazione zonale.
Obiettivi generali
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Delineare l’impianto organizzativo necessario per sostenere operativamente il sistema e valutarne la sostenibilità gestionale (condizioni e risorse organizzative)
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Proseguire l’implementazione di EDI come sistema di sorveglianza delle disuguaglianze, del benessere e della vulnerabilità in età infantile – sia come strumento di programmazione di interventi a sostegno dell’infanzia e della genitorialità, sia come indicatore di valutazione della programmazione regionale e distrettuale.
Documenti
- EDI: La rilevazione dell’indice di vulnerabilità dei bambini di un territorio. 2022
- Toolkit 6 - Gli esiti di KiPI. Strumenti per crescere in salute, benessere ed equità. 2015
- Toolkit 4 - Equità dai primi anni di vita. Kids in Places Initiative. 2013
In collaborazione con
- Enti gestori delle scuole dell’infanzia:
a livello regionale: Ufficio scolastico regionale e rappresentanze regionali dei diversi Enti gestori
a livello locale: Dirigenza scolastica e Coordinamento pedagogico delle scuole statali; Dirigenti Istruzione e Coordinatori pedagogici delle scuole degli Enti gestori privati e degli Enti locali - Comuni e Aziende USL dei territori in cui viene sperimentato EDI-Italia
- Offord Center for Child Studies - McMaster University; Carleton University (Canada)