Equità, dialogo e partecipazione

Programma adolescenza

Sperimentazione di dispositivi organizzativi-professionali facilitanti il lavoro integrato di rete nell'ambito del programma adolescenza: approccio dialogico

Finalità del progetto è di individuare e sperimentare soluzioni organizzativo-professionali che permettano alle organizzazioni pubbliche di superare l’approccio burocratico e settorializzato che le caratterizza e che mal si adatta alla complessità dei problemi da affrontare, così come indicato nella scheda 34 del Piano sociale e sanitario regionale.

Tre sono infatti i nodi cruciali che sfidano oggi il sistema dei Servizi in generale ed in particolare anche quelli che si occupano di adolescenza:

  • la complessità dei fenomeni in costante mutamento che induce il sistema dei servizi a rivedere le proprie prassi organizzative e di intervento
  • i cambiamenti epidemiologici e sociali che portano ad una multifattorialità del disagio sociale e necessitano di un approccio a forte integralità, sia negli aspetti da affrontare sia negli strumenti da utilizzare
  • le pratiche organizzative incardinate nel lavoro di rete, di equipe interprofessionali/inter-servizio e improntate al lavoro di comunità/medicina di iniziativa, che necessitano di competenze trasversali e di dispositivi organizzativi in grado di garantire tempo/lavoro dedicato anche alla “cura” delle reti e ai processi di networking. Ma anche di approcci che incentivino a mantenere sempre vivo lo sguardo sulle differenze sia verso l’esterno (utenti) sia verso l’interno (operatori)

Affrontare queste sfide, significa spingere le organizzazioni a ripensarsi e a innovare le loro pratiche di azione, ad essere in grado di attivare setting riflessivi, dove sono messe al centro dell’apprendimento l’analisi del processo di lavoro, le routine che bloccano ogni evoluzione e dove si rinegoziano e rigenerano nuovi sguardi e nuove prassi.

L’approccio dialogico sperimentato negli ultimi vent’anni dall’equipe del professor Arnkil, all’Istituto Nazionale per la Salute e il Welfare, ha sviluppato in Finlandia, e successivamente in Svezia e Danimarca, un metodo di lavoro orientato al dialogo di rete per tutti i settori e tutti i professionisti che lavorano con i minori, i giovani e le famiglie. Parte da una semplice considerazione: l’organizzazione è divisa in settori, la vita di ogni giorno no. 

Durante il progetto si  è quindi sperimentato l’approccio dialogico finlandese nell'ambito del progetto adolescenza regionale in tre territori candidati e si è cercato contemporaneamente di di capitalizzare e facilitare il trasferimento di buone prassi organizzative facilitanti il lavoro di rete che sono già implementate in diversi contesti lavorativi in Regione, attraverso un evento laboratoriale (Fiera degli strumenti) e la produzione di un manuale.

La sperimentazione ha interessato in modo diretto tre territori, che hanno rappresentato tre casi con un diverso grado di presenza di interventi che hanno prodotto l’implementazione di reti:

  • Distretto di Lugo: grado elevato
  • Distretto di Fidenza e Parma: grado intermedio
  • Distretto di Scandiano (Reggio-Emilia): grado moderato.

Ad oggi, si prevede di coinvolgere altri territori nell'implementazione delle azioni di monitoraggio e valutazione della sperimentazione. In particolare, i Distretti di Bologna, Pavullo e di Forlì. Complessivamente l’attività si svolgerà nell'arco di 18 mesi.

Materiali

Pubblicazioni

Eventi

Seminario “Dialogare per agire: Esperienze e pratiche nelle organizzazioni sanitarie e sociali”, Bologna, 1 ottobre 2019 (poster (pdf7.57 MB))

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-04-11T11:36:02+02:00
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