Qualificazione del sistema e dei servizi di accoglienza e cura di bambini e adolescenti
Negli ultimi anni sono state approvate diverse delibere regionali finalizzate a qualificare e regolamentare in modo omogeneo il sistema dei servizi che si occupa dell’accoglienza e della cura di bambini e adolescenti con bisogno sociali e socio-sanitari complessi, in particolare la direttiva sulle comunità e l’affidamento familiare (la D.G.R. n. 1904/2011 e ss.mm), le Linee di linee di indirizzo per l’accoglienza e la cura di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento/abuso (DGR 1677/2013), la delibera per la ridefinizione degli accordi nell’area delle prestazioni socio-sanitarie rivolte ai minorenni allontanati o a rischio di allontanamento (DGR 1102/2014). In tutti questi dispositivi normativi è evidenziata la necessità di intervenire in modo appropriato attraverso una presa in carico tempestiva, integrata e appropriata così come richiamato nel Piano Sociale e Sanitario.
Sulla base di queste premesse ed in continuità con i processi di ricerca realizzati, questa attività rimane concentrata sue due “oggetti” specifici che compongono il sistema di servizi a tutela di bambini e ragazzi con bisogni sociali e sociosanitari complessi: l’affido e le comunità di accoglienza.
L’attività pone l’obiettivo di diffondere le riflessioni che sono emerse dalle azioni di ricerca realizzate, espanderne gli interrogativi per individuare non solo possibili connessioni, ma anche prospettive e traiettorie di azioni future percorribili e sostenibili.
In particolare, l’attività esplorerà e si focalizzerà sul tema della complessità, della conseguente necessità di individuare interventi di trasformazione e riorientamento dei servizi, su quali meccanismi organizzativi possano favorire la determinazione di una rete di servizi non reattiva ma propositiva, del riconoscimento della centralità del bambino/ragazzo e della sua famiglia non solo come richiedenti ma portatori di risorse e possibilità.