Welfare culturale
Il welfare culturale valorizza il contributo della cultura intesa come insieme di pratiche artistiche, performative, patrimoniali, ricreative, sportive e non solo alla promozione della salute e del benessere. Si fonda sull’evidenza che le attività culturali e creative contribuiscono al benessere fisico, mentale e sociale delle persone e delle comunità.
Le politiche regionali e locali sono chiamate ad ampliare lo sguardo e a considerare la cultura come leva per la salute collettiva. La connessione tra arte, cura e territorio può diventare occasione per:
- Promuovere nuovi modelli di prossimità e partecipazione.
- Rendere gli spazi culturali più accessibili e aperti alla relazione.
- Rafforzare le reti tra istituzioni, servizi e cittadini.
- Attivare processi di empowerment individuale e collettivo.
Cultura come risorsa per l’equità
L’accesso alla vita culturale è profondamente influenzato da fattori sociali, economici, territoriali e di salute. In quest’ottica, le politiche regionali contribuiscono al contrasto alle disuguaglianze, promuovendo iniziative orientate all’accessibilità, alla partecipazione attiva e all’interazione tra individui e gruppi socialmente distanti.
A livello internazionale, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e le istituzioni europee riconoscono il ruolo delle arti e della cultura nella prevenzione, nella promozione della salute, nei percorsi di cura e nell’invecchiamento attivo. Il primo Rapporto OMS Europa sul tema ha tracciato una cornice utile per i decisori politici, sottolineando l’importanza di politiche integrate che creino contesti abilitanti per lo sviluppo di pratiche culturali con impatto sociale.
Intersettorialità e collaborazione tra sistemi
Il welfare culturale implica una nuova alleanza tra sistemi: sanitario, sociale, educativo e culturale. Richiede forme di programmazione condivisa, interventi orientati alla co-progettazione con i territori e il rafforzamento delle competenze dei professionisti coinvolti, anche attraverso percorsi formativi che integrino le scienze umane e i linguaggi artistici nella pratica quotidiana.
Nel lavoro con le comunità, le pratiche culturali generano spazi di confronto e partecipazione, costruiscono legami e rafforzano reti di prossimità. Nei contesti di lavoro offrono strumenti per promuovere benessere organizzativo attraverso il potenziamento delle soft skill, la promozione della riflessività e il superamento della frammentazione tra professioni e servizi.
La prescrizione sociale
La prescrizione sociale (social prescribing) è uno strumento che consente ai professionisti di diverso ambito (sanitario, sociale ed educativo) di indirizzare le persone verso risorse non cliniche come parte del percorso di promozione della salute: attività artistiche, sportive, ricreative, culturali.
Già diffusa in diversi Paesi, questa pratica è riconosciuta dall’OMS come strategia per rafforzare l’integrazione tra servizi territoriali, risorse comunitarie e bisogni delle persone.
La Regione Emilia-Romagna guarda a tali approcci in un’ottica di innovazione dei modelli di cura e valorizzazione delle competenze diffuse.
Risorse e strumenti
- Un Manifesto per il welfare culturale (portale regionale "Patrimonio culturale")
- What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review. 2019 (OMS)
- Welfare culturale (Treccani)
- Cultural Welfare Center
- "A toolkit on how to implement social prescribing": la traduzione italiana (EpiCentro, Istituto superiore di sanità)