Equità, dialogo e partecipazione

Medicina di genere

Un approccio equo e differenziato alla salute in ottica di genere.

Cos’è la Medicina di genere

La medicina di genere studia l’influenza che le differenze biologiche (sesso) e quelle sociali e culturali (genere) hanno sullo stato di salute delle persone, sulla diffusione delle malattie, sull’accesso ai servizi e sull’efficacia delle cure. Riconoscere queste peculiarità è essenziale per garantire una presa in carico appropriata a tutte le persone ed evitare approcci standardizzati.

Le differenze di genere incidono su molteplici dimensioni: stili di vita, ruoli di cura, aspettative sociali, incidenza e decorso delle patologie, effetti dei farmaci, accesso e fruizione dei servizi sanitari. Per questo, promuovere equità in salute significa anche adottare uno sguardo attento al genere.

Quadro normativo e strategia regionale

L’articolo 3 della legge n. 3/2018 Applicazione e la diffusione della medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale (cosiddetta legge Lorenzin) introduce in Italia l’obbligo, per il servizio sanitario, di applicare un approccio di genere nelle attività di ricerca, sperimentazione clinica, percorsi di prevenzione, diagnosi e cura e attività di formazione e comunicazione, per garantire qualità e appropriatezza del servizio in modo omogeneo sul territorio nazionale.

In ottemperanza a quanto previsto dalla legge Lorenzin e dal relativo Piano nazionale per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere del 13 giugno 2019, la Regione Emilia-Romagna ha attivato nel 2023 un gruppo tecnico di coordinamento per la definizione e implementazione di linee di indirizzo regionali in continuità con il Piano nazionale, che promuovono:

  • integrazione tra medicina, scienze sociali e umane,
  • promozione della ricerca sensibile al genere,
  • formazione professionale e universitaria,
  • comunicazione inclusiva e accessibile.

Le aree operative previste includono i percorsi clinici, la ricerca, la formazione e l’informazione pubblica, con l’obiettivo di rendere stabile e riconoscibile un approccio alla salute attento alle differenze.

In Emilia-Romagna, la medicina di genere si inserisce nella governance di sistema per l’equità in tutte le politiche. L’approccio è rafforzato dalla legge regionale n. 6/2014 contro le discriminazioni di genere e dai principali strumenti di programmazione sanitaria e sociale, tra cui il Piano sociale e sanitario regionale (PSSR) e il Piano regionale della prevenzione (PRP).

Per approfondire

Normativa

  • Determina n. 26112/2023
    Costituzione gruppo tecnico di coordinamento regionale medicina di genere ed equità
  • Decreto attuativo del 06/05/2019 in attuazione della Legge 3/2018
    Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute, articolo 3, comma 1
  • Legge n. 3/2018
    Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute
  • Delibera di Giunta regionale n. 1423/2017
    Attuazione del Piano sociale e sanitario 2017-2019. Approvazione delle schede attuative d'intervento e di indirizzi per l'elaborazione dei Piani di zona distrettuali per la salute e il benessere sociale, con particolare riferimento alla scheda attuativa n. 9 Medicina di genere ed equità, n. 14 Promozione delle pari opportunità e valorizzazione delle differenze di genere intergenerazionali, interculturali e di abilità
  • Legge regionale n. 6/2014
    Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere.

Contatti

Area Innovazione sociale, Settore Innovazione nei servizi sanitari e sociali, RER

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ultima modifica 2025-10-06T15:57:32+02:00
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